Nel corso della puntata di Servizio Pubblico, andata in onda giovedì 16 ottobre, è successo di tutto: non solo soliti scontri tra ospiti presenti in studio e pubblico, ma soprattutto una lite tra il conduttore, Michele Santoro, e il giornalista Marco Travaglio. Sin dai tempi di Annozero su Raidue, i due sono sempre stati una coppia indivisibile per la riuscita del programma: da parte di Santoro c'è sempre stata la possibilità di dire la propria, da parte di Travaglio c'è sempre stata una forte critica nei confronti di tutto e tutti. Ieri, però, i due sono arrivati al limite e la coppia è scoppiata.

Lite tra Santoro e Travaglio

La trasmissione stava scorrendo con i soliti toni finchè Michele Santoro non ha dato la parola a Claudio Burlando, governatore della Liguria, ritenuto responsabile del disastro avvenuto a Genova in questi giorni a causa del maltempo e che ha riportato a galla problemi rimasti irrisolti da 3 anni fa, quando un'altra alluvione causò la morte di molte persone.

Il governatore non ha avuto modo di spiegarsi perché Marco Travaglio lo ha letteralmente riempito di critiche e insulti, giudicando quello che era stato il suo operato in questi anni. Più volte il conduttore ha cercato di dare la parola a Burlando che però è sempre stato interrotto da Travaglio. E così Santoro ha alzato i toni, affermando che non si insultano le persone e ricevendo la risposta di Travaglio il quale diceva di non aver insultato nessuno. A questo punto, il giornalista, stanco e nervoso per la pressione e per la gravità dell'argomento, ha preso i suoi appunti ed è uscito dallo studio, senza nemmeno salutare il pubblico.

Al termine lo stesso Santoro ha spiegato che le sue trasmissioni sono basate sul libero confronto e sulla possibilità che viene data a tutti di dire la propria. Se c'è qualcuno che non vuole ascoltare gli altri, non può far parte del suo programma.

Divorzio annunciato?

Da tempo si parlava di un clima non troppo buono tra Santoro e Travaglio: sin dalla prima puntata di questa edizione di Servizio Pubblico c'erano stati screzi tra i due e il tutto è riconducibile alla scelta del conduttore di spostare l'intervento del giornalista attorno alla mezzanotte. Così facendo i politici presenti in studio avrebbero potuto esprimersi più liberamente, senza la pressione e la critica pesante di Travaglio.