La puntata inizia con un filmato molto commovente tutto a base di Morgan che - dice Cattelan - non sanno ancora se tornerà no.

I Komminuet dicono che hanno estremamente bisogno di Morgan e anche il loro producer Lele Battista è in crisi: "sono ore difficili" afferma mentre Tomassini cerca di risollevarlo. Pietro comunque è convinto che tornerà perché XFactor è casa di Morgan. Nel frattempo Tomassini, in quanto direttore artistico della trasmissione, fa le veci proprio dell'artista auto-licenziatosi affermando che tutto quello che è successo è stato molto destabilizzante.

I Komminuet fanno dichiarazioni forti: "noi stiamo malissimo, siamo in ansia, se perdiamo un giudice del genere è un sogno già interrotto per noi". Guardano l'esibizione insieme e la trovano accettabile ma Pietro inizia a lamentarsi perché il pezzo portato al live di giovedi scorso non era adatto alla voce di Francesca. Lele Battista però è stufo di tutte queste lamentele.

Anche per loro le assegnazioni mentre in sottofondo la voce di Morgan recita "un buon artista è anche una persona che sa gestirsi, che sa dove andare". Tomassini spiega il meccanismo che regolerà il prossimo live show. Anche per loro un pezzo che avevano già portato al live, mentre il secondo è uno degli ultimissimi brani che Fedez ha cantato con Malika Ayane.

Ora tocca a Fedez con i suoi ragazzi: riguardano le esibizioni durante la gara e in generale - ma come sempre del resto - Fedez è soddisfatto di ognuno di loro. Anche per loro la prima esibizione verterà su un brano già portato: per Fragola Cosa sono le nuvole di Modugno e How to save a life di The Fray; per Mahd No church in the wild poi Disparate youth di Santigold; per Leiner prima ancors la canzone che lo riporta all'infanzia e per seconda Fireflies; Riccardo invece si esibirà con Lonely boy di Black keys e successivamente Dimmi quando di Pino Daniele.

Purtroppo neanche in questo finale di puntata Alessandro Cattelan ci svela se Morgan tornerà o meno a fare parte della trasmissione nel suo ruolo di giudice dei gruppi. Non ci resta che continuare ad aspettare.