Arriva in tv in prima serata su Rai 1 la miniserie in due puntate Francesco, sulla vita del santo di Assisi e diretta da Liliana Cavani, in onda lunedì 8 e martedì 9 dicembre 2014.

Per la regista nata a Carpi è la terza volta che si cimenta in un film su San Francesco d'Assisi. La prima fu nel 1966 quando girò quello che era anche il suo primo lavoro, un film per la televisione, trasmesso in due puntate nel maggio di quello stesso anno, dove il Santo era interpretato da Lou Castel. All'epoca c'erano solo due canali della Rai e il film fu seguito da circa 20 milioni di telespettatori.

Nel 1989 poi la regista diresse un film per il cinema, dove l'attore protagonista era Mickey Rourke, sempre nei panni di San Francesco.

In questo nuovo tv movie, o miniserie, in onda ora su Rai 1, l'interprete principale è l'attore polacco Mateusz Kosciukiewicz. Accanto a lui hanno recitato anche Sara Serraiocco, nei panni di Chiara, e Vinicio Marchioni (protagonista su Rai 1 nel recente 'Un mondo nuovo'), nei panni del frate Elia. Ed anche gli attori Roger Hauder, Giselda Volodi e Benjamin Slader. Insomma un cast internazionale per questa produzione di Rai Fiction e la Ciao Ragazzi di Claudia Mori, in collaborazione con Bayerischer Rundefunk.

Francesco, la nuova miniserie di Rai 1

Veniamo al racconto, in sintesi, sulla vita di San Francesco d'Assisi, da cui la miniserie della Cavani estrae la storia.

Francesco era figlio di un ricco mercante di stoffe di Assisi e di una nobile signora. Visse tra il 1182 e il 1226 ed ebbe fino ai 21 anni una vita agiata e senza grandi preoccupazioni. Durante la sua giovinezza aveva combattuto nell'esercito e, rientrato ad Assisi, si ammalò con grande dolore fisico e spirituale. Dopo una profonda crisi religiosa decise in seguito di rinunciare ad ogni ricchezza terrena, dedicandosi a una vita di preghiera e di povertà.

Fu il fondatore dell'ordine dei francescani, la cui Regola fu approvata dal papa Onorio III nel 1223. Scrisse il "Cantico di frate Sole (o delle Creature)", in dialetto umbro che è un "messaggio di amore e di fraternità", come lo è tutta la sua predicazione.