Il programma di Canale 5, Le Iene presenta Scherzi a Parte con la conduzione di Paolo Bonolis, partito lunedì 13 gennaio in prima serata, ha fatto il botto d'ascolti, sei milioni di telespettatori, mietendo le prime vittime e fomentando non poche critiche. La nuova edizione del programma televisivo ieri ha colpito Alba Parietti che, con la complicità del figlio Francesco, ha creduto di averlo perso, rapito nei pressi di una stazione di servizio.

Le vittime di Scherzi a Parte

Altro malcapitato l'Onorevole Razzi, il quale ha creduto di essere a conoscenza dello scherzo e di essere complice, finendo vittima a sua volta de Le Iene di Scherzi a Parte.

Anche Amadeus cade nella trappola, complice la moglie Giovanna e la gelosia del conduttore. Lo scherzo che, però, ha suscitato enormi polemiche sui social è quello subito da Paolo Brosio.

Paolo Brosio e la telefonata di Papa Francesco

E' ormai ben nota la conversione del giornalista Paolo Brosio e il suo legame con Medjugorje, luogo in cui Brosio si reca di frequente per assistere alle apparizioni della Madonna, storie che ha più volte raccontato nei suoi libri. Uomo di fede e di preghiera, Paolo Brosio ha spesso espresso il desiderio di ricevere la telefonata di Papa Francesco, e Le Iene hanno ben pensato di fargli questo regalo, per scherzo ovviamente. Con la complicità di uno staff hanno fatto credere a Brosio che un reporter americano voleva farli un'intervista.

Durante la registrazione, arriva la finta telefonata di Papa Francesco, e la commozione del giornalista diventa irrefrenabile. Commosso e incredulo di stare parlando con il Pontefice, spiazza anche gli addetti ai lavori che, una volta che si sono resi conto di essere andati oltre, oltre tutto, decidono di fermarsi, e di non portare a termine lo scherzo.

Paolo Brosio ha, comunque, deciso di prendere parte al programma, dando la liberatoria per mandare in onda le riprese, obiettivo? Impiegare i compensi per la costruzione del primo ospedale a Medjugorje. L'iniziativa "Il mattone del Cuore" servirà ad aiutare chi ha bisogno di cure.