Barbara D'Urso, nota per parlare alla pancia della gente, non avrà digerito l'iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma per aver violato degli obblighi familiari nei confronti dell'ex marito. La presentatrice Mediaset, secondo le accuse rivolte dall'ex coniuge Michele Carfora, dovrebbe sborsare un assegno di 40 mila euro di alimenti.

I due si sono sposati nel 2002. La loro storia d'amore è durata soltanto quattro anni. Il settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, aveva immortalato Michele mentre si baciava appassionatamente con una mora.

Barbarella non c'ha pensato due volte e ha chiesto la separazione, anche se il matrimonio con il suo ex era già in crisi. Il bacio "rubato" è stato la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso, il pretesto per mettere fine a un'unione dove la differenza di età era tangibile.

Michele Carfora, di dodici anni più giovane di Barbara D'Urso, oggi si sente una vittima. Il ballerino ha dichiarato al settimanale Nuovo che quando ha conosciuto la presentatrice, già faceva questo mestiere. A trarne vantaggio sarebbe stata proprio la ex moglie, la quale grazie al Gossip avrebbe sfruttato l'onda mediatica della storia con il baby fidanzato. Guarda caso, proprio nell'anno in cui convolò a nozze con il ballerino, Mediaset scelse la D'Urso come conduttrice del Grande Fratello.

Ora su Barbara D'Urso è arrivata la doccia fredda: sarà il giudice a decidere se davvero dovrà firmare l'assegno di 40 mila euro a beneficio del suo ex marito. L'accusa rivolta alla conduttrice è di non aver mai versato gli alimenti all'ex coniuge dal 2008, data del divorzio.

Prossimamente, Barbara D'Urso dovrà trasferirsi nei tribunali, perché anche con le sue trasmissioni Pomeriggio 5 e Domenica Live ha collezionato molte denunce, l'ultima a novembre 2014, quando Enzo Iacopino, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, ha presentato un esposto in diverse sedi, contro la conduttrice, per aver fatto un'intervista ad un'amica di Elena Ceste, la mamma di Asti, uccisa nell'ottobre del 2014. Secondo il parere di Enzo Iacopino, sulla vittima sono state fatte delle illazioni infondate su ipotetiche relazioni che la donna avrebbe avuto in vita.