Sono due programmi molto seguiti, uno su Raiuno, l'altro su Canale 5. Entrambi vanno in onda dopo i rispettivi telegiornali dei propri canali. Parliamo di Affari tuoi e di Striscia la notizia: uno in onda da tredici anni basato sulla fortuna, con i vari concorrenti di ogni regione d'Italia che hanno in dote un pacco con un premio; l'altro un Tg satirico in onda ininterrottamente dal 1988, che a colpi di ironia e satira ha svelato molti 'vasi di pandora' - piccoli e grandi - del nostro Paese. Certo, non sono mancati scandali che hanno riguardato anche il programma stesso, come l'ormai famigerato caso di Fabio e Mingo.

Comunque prontamente ammesso e affrontato dalla redazione.

Orbene, ora i due programmi non si stanno facendo solo una sana guerra a colpi di audience, visto che vanno in onda nella stessa fascia oraria, bensì anche una guerra di tipo giudiziario. Dato che Striscia asserisce che il gioco dei pacchi non agisca in modo limpido e corretto, asserendo che i premi maggiori arrivino sempre a fine puntata per mantenere alto lo share. Presunti brogli evidenziati anche dalle associazioni dei consumatori, che però - a detta del programma di Ricci - non vengono mai invitati in trasmissione nella fase finale clou. Il tutto, dando anche un tapiro alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola. Non si è fatta attendere la risposta piccata del conduttore di Affari tuoi Flavio Insinna, dando a Ricci del rosicone e che contro il suo programma si sia mossa una macchina del fango.

E quest'ultimo ha risposto con una lettera al vetriolo, affidata al noto pupazzo del programma: il Gabibbo.

La lettera di Striscia a Insinna

Come riporta Msn, nella lettera al vetriolo si legge che in realtà sia Flavio Insinna il 'rosicone', perché lunedì non è stato premiato agli Oscar TV della Rai, a differenza loro. E scrive che ad Insinna gli girano perché Striscia vince tutte le puntate ed è in netta crescita anche rispetto alla stagione passata.

Ancora, loro sono seguiti dai giovani, mentre il gioco dei pacchi è seguito dai più anziani (usando parole ironiche). Inoltre, si chiede come mai Massimiliano Dona dell'Unione Consumatori, che aveva documentato le "taroccate" di Affari Tuoi, non sia più stato invitato in trasmissione, nonostante il tribunale gli avesse dato ragione.

Poi confronta la natura delle due trasmissioni: la sua basata sulla verità, l'altra solo sulla fortuna e il caso. Infine, conclude la lettera rivolgendosi a Insinna con ironia: «Mi tolga un'altra curiosità, ma lei è amico di Bastianich?».

Insomma, tutto lascia presagire che la diatriba tra i due programmi non finirà qui.