Torna domani 18 novembre un nuovo appuntamento con Chi l'ha visto, lo storico programma di Rai 3 condotto da Federica Sciarelli. Sarà una puntata segnata dai terribili attentati di Parigi dello scorso venerdì 13 novembre, durante i quali hanno perso la vita 129 persone tra cui l'italiana Valeria Solesin. L'attenzione sarà rivolta non solo a quanto purtroppo già accaduto, ma soprattutto alla ricerca dell'ottavo attentatore di cui si sono perse le tracce.Non mancheranno approfondimenti su altri casi di Cronaca Nera ancora irrisolti, tra i quali la scomparsa di Mario Bozzoli e le recenti affermazioni di Veronica Panarello, la madre del piccolo Andrea Lorys Stival, il bambino ucciso il 29 novembre 2015 a Santa Croce Camerina.

Chi l'ha visto: si cercal'ottavo attentatore

In linea con lo scopo del programma, Chi l'ha visto non si occuperà delle motivazioni di quanto accaduto a Parigi ma preferirà dedicare lo spazio alla ricerca dell'attentatore ancora in fuga. È stato diramato in tutta Europa (ed in particolar modo in Belgio) il nome del pericoloso ottavo killer che è riuscito non solo a sfuggire alle azioni del 13/11 ma anche ai successivi controlli della Polizia. Si tratta di Abdeslah Salam, belga, alto circa 1 metro e 75 con gli occhi marroni. L'uomo è molto pericoloso e la Polizia ricorda, a chi lo dovesse incontrarlo, di non fare nulla ma di avvisare immediatamente le Forze dell'Ordine.

Altri aggiornamenti su Chi l'ha visto

La puntata di domani 18 novembre concederà spazio agli aggiornamenti sulla sparizione di Mario Bozzoli, avvenuta lo scorso 8 ottobre. Le prime indiscrezioni riguardanti l'autopsia effettuata sul corpo di Giuseppe Ghirardini confermerebbero il sospetto degliinquirenti ovvero che i due casi fossero collegati: l'operaio della fonderia, infatti, non sarebbe morto per cause naturali ma da avvelenamento da cianuro.Federica Sciarelli aggiornerà inoltre i telespettatori riguardo al cambiamento della versione dei fatti resa nota da Veronica Panarello. La donna avrebbe detto al marito ciò che gli inquirenti già sanno da tempo ovvero che il bambino, quella tragica mattina del 29 novembre, non è mai stato portato a scuola.