Nella seconda parte della puntata di “Porta a Porta”, mandata in ondamartedì8 marzo su RaiUno alle ore 23:25, condotta da Bruno Vespa, si è parlato della differenza tra due periodi: quello del boom economico degli anni ’60 e quello della società di oggi che affronta il tema di fare un figlio per via trasverse.

Anni '60:tutto un altro mondo

Gli anni ’60 erano quel periodo dove c’era la voglia di vivere e l’assoluta certezza che si poteva solo crescere. Non esisteva l’idea che si potesse perdere il lavoro. Chi aveva un impiego fisso era a tempo indeterminato con la pensione uguale allo stipendio.

La laurea era una garanzia, non un biglietto per qualche capitale straniera. Le coppie si sposavano molto presto, festeggiavano la nascita del primo figlio, eppure la preparazione dei genitori non era granché. Avevano lasciato alle spalle la guerra, la fame e la paura. “Per loro, il futuro non era una minaccia ma una promessa", ha dichiarato la voce narrante durante lo scorrimento di immagini riguardanti gli anni ’60. Nonostante la guerra e la fame, la generazione del ’45 non ha mai smesso di credere nel futuro e si èdata da fare per lasciare qualcosa ai loro figli. “Gli italiani della nostra epoca hanno poca fiducia del futuro perché, a differenza degli anni ’60, l’Italia che ereditiamo oggi è l’Italia di qualcuno che per qualche cencio ha guadagnato netto e ha vissuto lordo”, queste le dure parole di Giorgia Meloni, presidente di FDI – AN, che accenna anche al fatto che il bambino che nascerà in questa epoca si porterà con sé 40 mila euro di debito personale sulla sua testa.

Un accenno sul futuro dei pensionati

Giorgia Meloni ammonisce la mossa che aveva fatto Prodi nell’abolire lo scalone pensionistico aumentando l’età pensionabile. Tutto questo causò la perdita di 10 miliardi di euro per non aver mandato la gente in pensione a 60 anni nella nazione dove l’aspettativa media di vita è di oltre 80 anni.

“Il Presidente dell’INPS, Tito Boeri, ha detto che i giovani di oggi andranno in pensione a 75 anni prendendo il 25% in meno delle pensioni attuali che abbiamo", puntualizza la giornalista Candida Morvillo. Se andrà davvero così, vorrà dire che i trentenni saranno ancora senza lavoro. Di fronte a una prospettiva del genere, una coppia ci penserà molto prima di decidere di mettere al mondo un figlio.

Figli che non arrivano e figli che vengono fatti per vie trasverse

Bruno Vespa ha mostrato sul tablet un sito americano che aiuta le coppie a scegliere una delle due opzioni: un pulsante per chi cerca una donatrice di ovuli e un altro pulsante per chi è alla ricerca di una madre surrogata. I dati parlano chiaro: 4000 è il numero delle coppie che hanno deciso di andare all'estero per un trattamento di procreazione assistita. Di queste, 32 chiedono la maternità surrogata in centri specializzati. Solo in fase di espiantazione dell’ovulo si spendono 25 mila dollari, alla fase dell’impianto dell’embrione occorrono altri 50 mila dollari. Alle donne verranno pagate 35 mila dollari di compenso e ne occorreranno altri 40 mila dollari per spese mediche e legali.

In sintesi, con 140 mila dollari più le spese di viaggio si può avere un bambino di cui diventare genitori, come il caso di Vendola.Mentre in Ucraina e in India il costo per un figlio si aggira tra i 30-40 mila dollari, di cui 800-2500 dollari spettano alla madre surrogata. “L’utero in affitto è un reato in Italia e deve essere un reato anche se commesso all'estero” conclude Meloni.