Primi due episodi della fiction "I Medici" on airlo scorso 18 ottobre in prima serata su Rai 1: ascolti record con 8 milioni di telespettatori. Bel successo, destinato a ripetersi con un cast americano d'imprescindibile fascino. Trama da saga familiare che ricorda quella del "Padrino" ecritiche che sono piovute a grappoli.

Anticipazioni I Medici: citazione del "Padrino". Personaggi improbabili

Partiamo dalle prime sequenze: Giovanni di Biccide' Medici è nella vigna di famiglia. Contempla la campagna. Assaggia l'uva e dopo poco muore avvelenato. La scena sembra una citazione della morte di don Vito Corleone nella famosa serie cinematografica di Francis Ford Coppola.

D'altronde, il comportamento dei figli, Cosimo -Richard Madden - e Lorenzo, è paragonabile a quello di due bellimbusti di provincia, l'uno interessato all'arte ma piegato alle necessità della stirpee l'altro dedito alla vita godereccia. Una banalizzazione, na quel che più conta, è la mancanza di un corretto inquadramento psicosociale dei personaggi. Infine, l'analisi storico-filologica pari a zero.

Anticipazioni I Medici: trama grossolana. Prevale il cast

In questa scia, il modo in cui Giovanni de' Medici, interpretato da un impeccabileDustin Hoffman, agisce e tratta gli affari di famiglia, rimane ancorato all'evidente stereotipo che produzione, regia e sceneggiatura hanno scelto perstrutturare il racconto ed ammiccare ai gusti del pubblico.

Il problema nasce dalla cattiva interpretazione che si tende a dare del senso estetico di quest'ultimo. I Medici non erano certo degli stinchi di santo. Nella Firenze del XV secolo, occorreva avere pelo sullo stomaco per fare denaro e gestire il potere. Mai Medici di questa fiction, in quel contesto, sarebbero stati facilmente sopraffatti da trame molto più complesse e violente di quelle rappresentate.

E' questo il falso storico. Ilpubblico se n'è accorto. Eppure, ha mostrato di gradire la scelta del cast, che così diventa il vero - forse unico - punto di forza.

Anticipazioni I Medici:le prossime puntate

Insomma, i Medici erano "bruttini": quale successo si sarebbe potuto prevedereda una fiction che li rappresentasse nell'aspetto fisico in modo veridico?

Nonostante questo, si sarebbe potuto:

1) proporli senza barba, perchè all'epoca non era affatto glamour come oggi;

2) ampliare il quadro narrativo concernente le attività di Giovanni de' Medici e farne comprendere il clamoroso successo imprenditoriale che non si limitava certo a Firenze ma si diramava per mezza Europa;

3) fornire un affresco storico della vivacità artistica e delle asprezze sociali e politiche nellaFirenze del primo quattrocento, così come della Roma di quegli anni, afflitta dalle conseguenze del "Grande Scisma".

Tre fattori di miglioramento del racconto del tutto compatibili con gli obiettivi della produzione.

Invece, così com'è non ci si può che attendere un eccesso di drammatizzazione e di personalizzazioneretoricadelle vicende, già dai prossimi due episodi di questo martedì.

Sperando che Alessandro Preziosi non esageri troppo nell'interpretazione "alticcia" di Brunelleschi e che si smetta di ridurre un artista di enorme sensibilità come Donatello ad un ragazzotto interessato solo alla "nudità eroica". Ormai ci si avvicina alla vicenda centrale dell'esilio di Cosimo. Che probabilmente sarà trattata secondo lo schema dell'eroe in pena ma che, storicamente, si rivelò una mossa astuta con la quale ebbe inizio l'ascesa irresistibile di una famiglia che annoverò, tra l'altro, due regine di Francia nel cinquecento e nel primo seicento.

Anticipazioni I Medici: giuste le critiche di Daverio. Ma il pubblico gradisce l'intrattenimento

Oggettivamente, come dare torto a Philippe Daverio che ha parlato di "paccottoglia" e di "crimine contro i beni culturali"?

Tuttavia, al netto delle manchevolezze già ricordate, cosa pretendere: Roberto Rossellini, che firmò un magistrale "L'età di Cosimo de' Medici" nel 1972, purtroppo è scomparso da tanto. Altri tempi. E altra Rai.