Vi ricordate di Susan, Brie, Gabriel e Lynette, le 'casalinghe disperate' di Wisteria Lane? Un'audace parodia della fortunata serie televiva statunitense è andata in onda sul canale britannico Bbc 2, nulla di clamoroso se non per i soggetti utilizzati dal regista. Le protagoniste infatti si chiamano Hadiya, Mel, Afsana e Zaynab, indossano un niqab e, nella finzione scenica, sono le mogli di quattro miliziani dell'Isis. Il video è grottesco ed anche divertente in alcuni passaggi ma, ovviamente, ha destato numerose polemiche. Una buona parte del pubblico lo ha considerato "di cattivo gusto" e la questione è immediatamente diventata virale sui social network.

La domanda che ci si pone riguarda la satira, se sia possibile adattarla anche a quella che viene considerata una minaccia mondiale.

Libertà di satira e temi scottanti

In realtà la satira, in quanto tale, non ha limiti. Talvolta tocca temi scottanti ed ha l'obiettivo di sdrammatizzare gli eventi ma anche di far riflettere. Di certo, "Real Housewives of Isis" non minimizza la minaccia jihadista. "Crediamo che la libertà di deridere sia la nostra arma più forte", ha detto Taran Killam, una delle protagoniste del video. Le quattro donne, in questa contestata parodia, si muovono sullo sfondo dei quartieri siriani devastati dalla guerra, a turno si mostrano con un giubotto esplosivo e con tanto di smartphone pubblicano i loro scatti su Instagram.

Un'altra sequenza mostra una ragazza che tenta di liberarsi dalle catene che il marito le ha posto davanti ai fornelli. Le attrici sono belle e curate ed espongono le loro storie velate di humor nero: c'è chi racconta all'amica di essere stata sedotta via chat e di aver sposato un terrorista, un'altra parla del suo dilemma, del non sapere quale abito indossare nel giorno delle decapitazioni.

"In realtà è un mix di commedia e protesta - affermano i creatori dello show, Jolyon Rubinstein ed Heldon Prowse - che vuole stimolare una discussione pubblica affinché le persone escano dal loro guscio e riflettano concretamente. Nel 2017 c'è un bisogno urgente di affrontare questi temi". La produzione ha sicuramente colto nel segno, "nel bene o nel male, purché se ne parli" diceva Oscar Wilde. Le discussioni in merito certamente non mancano e, con esse, anche un'improvvisa e prepotente notorietà.