Il 31 Marzo è stato rilasciato su Netflix un nuovo teen drama, "13 reasons why" (Tredici in italiano) che a distanza di pochi giorni sta già riscuotendo molto successo. Ma di cosa parla questa serie TV? Cosa ha di così particolare?

Il telefilm prodotto da Tom McCarthy e Selena Gomez è tratto da un romanzo edito nel 2007 di Jay Asher. Il tema principale è molto attuale e complicato, si tratta del bullismo, un bullismo esasperato che degenera nel suicidio. La serie è incentrata sul mondo adolescenziale di oggi, la storia si svolge in un liceo e gli adolescenti sono i primi protagonisti.

La trama racconta la storia di Hannah Baker e Clay Jensen in particolar modo. Lei è una ragazza morta suicida poco prima dell'inizio della serie, lui un amico che riceverà 7 audiocassette su cui la ragazza aveva inciso il vero motivo del suo suicidio. Ogni cassetta conterrà, su un lato diverso, la storia delle (13) persone che l'hanno condotta al folle gesto.

Tutta la narrazione sarà un'altalena tra presente e passato e sarà proprio la voce di Hannah a raccontarci tutte le sue ragioni. Il teen drama punta quindi ad essere unico nel suo genere.

Racconta come le piccole cose, apparentemente innocue, che ad occhi esterni possono sembrare solo piccoli scherzi, possono portare la persona che ne è vittima ad un gesto estremo.

Il bullismo non è quindi solo quello fisico, non bisogna per forza malmenare qualcuno, per diventare bulli basta anche una parola di troppo.

Accanto ai temi di fondo del bullismo e del suicidio giovanile, durante il racconto verranno fuori anche elementi di stalking e violenza sessuale.

Insieme alle vicende adolescenziali si svolgono anche quelle dei genitori, di adulti che sono troppo distanti dalle vite dei loro figli, che prestano poca attenzione ai segnali velati che vengono lanciati.

Poiché come succede spesso, gli adolescenti hanno paura di parlare, di raccontare cosa sta succedendo nella loro vita, perché troppo spaventati dalle conseguenze. Tredici è un teen drama rivolto quindi non solo ai ragazzi ma anche agli adulti, permette loro di vedere uno spacco della realtà adolescenziale odierna.

E' davvero necessario insultare chi è diverso da noi?

E' realmente importante essere al centro delle attenzioni? Essere popolare? Fino a che punto tutto questo vale la vita di una persona? E i genitori? Sono davvero così vicini ai figli quanto credono?

L'invito della serie è quello di riflettere. Bisogna ricordare che accettare noi stessi e gli altri è la chiave per vivere bene.

Occorre avere un occhio di riguardo per questa serie perché tutto questo non è poi così distante da noi...