Alex Palmieri, cantante pop dance milanese (classe 1991), indipendente, molto conosciuto nella comunità LGBT e gay dichiarato sin dagli esordi, ci racconta delle chicche dal suo "Online Tour 2K17", e in particolare la sua prossima esibizione al Gay Pride 2017 di Londra. Il giovane spara a zero su Claudio Sona, sul trono gay di Uomini & Donne e su come sia stato partecipare ad uno dei programmi più seguiti e chiacchierati della tv, nella prima edizione del trono fra persone dello stesso sesso. Inoltre, Alex Palmieri ci rivela i suoi prossimi progetti, tra cui ci sarà un nuovo album, che seguirà l'EP "Back Alive" (del 2013) e il primo disco di studio "Uncensored" (del 2015).

Ciao Alex, sei attualmente in giro per l'Europa con il tuo "Online Tour 2k17" e, per la prima volta, ti esibirai a Londra, una delle città più ambite da tutti gli artisti in occasione del Gay Pride 2017. Che effetto ti fa?

Ciao Andrea e grazie mille per quest'opportunità! Ho letto più volte di me su Blasting News e sono felice di poter fare finalmente quattro chiacchiere con voi. Beh, in realtà credo di non aver ancora realizzato del tutto il concetto "io + palco a Trafalgar Square + folla Londinese infinita", quindi per il momento sto cercando di non pensarci. Mi sembra una cosa più grande di me e spero di esserne all'altezza. Sarò l'unico artista italiano ad esibirmi su quel palco, ed è assurdo se metto a paragone dov'ero 5 anni fa e dove sarò questo prossimo Luglio.

Ed è assurdo perché ho realizzato tutto questo da solo!

Come si articolano i tuoi concerti? Quanto e come ti prepari per i live?

E' tutto abbastanza studiato, sia in termini di costumi (durante i tour in Europa aggiungo qualche nuovo outfit, perchè lo show è molto più lungo di quelli che solitamente affronto qui in Italia) sia in termini di scenografie.

Anche la scaletta, laddove si potrebbe pensare che sia decisa un po' a caso, invece è molto importante: il mio spettacolo è quasi tutto ballato, bisogna dosare bene i momenti di up-tempo con quelli più calmi, sia per quanto riguarda il fiato che per quanto riguarda il cambio dei vestiti, miei e del mio corpo di ballo.

Non puoi lasciare tempi morti sul palco!

Durante l' "Online Europe Tour", per farti un esempio pratico, quando finisco il primo tempo ho solo 3 minuti per correre giù nel backstage e cambiare outfit, mentre i ballerini intrattengono il pubblico per quel lasso di tempo. La preparazione è molto lunga, e per montare lo show, che ha una durata di circa un'ora, ci vogliono settimane di prove, in particolare per le coreografie in sincro.

Il tuo ultimo singolo "Online", che dà il nome al tuo tour, è uscito nel Novembre 2016. Stai preparando qualcosa di nuovo per il tuo pubblico? Un nuovo disco?

Ebbene si , ho deciso di proseguire con "Online" anche durante l'estate, spremendo questo singolo più che potevo in termini di promozione, anche per avere più tempo di lavorare a nuovi progetti.

E' stato un brano abbastanza fortunato, chiacchierato, che parla delle app d'incontri e di questi appuntamenti virtuali molto in voga nelle nostre generazioni. Cerco sempre di non essere banale nei miei testi: anche sono un produttore di musica pop dalle sfumature dance sono pur sempre un cantautore, e tengo molto a quello che canto e che dico nelle mie canzoni. Durante il tour europeo ho cominciato a scrivere dei nuovi brani per il secondo disco, in contratto con Believe Digital.

Per ora non posso sbilanciarmi troppo, ma quello che ti posso dire è che, ora più di prima, sto cercando di produrre qualcosa che mi piaccia davvero, prima ancora di pensare a cosa potrà piacere alla gente. Prima cercavo di seguire un po' la moda 'pop' del momento, mischiando alcuni elementi che rispecchiassero anche parti me, e sono comunque orgoglioso delle cose che ho scritto fino ad ora, ma a volte risento alcuni brani e so che potevo fare qualcosa di diverso, di più autentico, che fosse meno iper-pensato per piacere alla gente.

Con questo secondo disco sto cercando di esprimermi al meglio, cercando di non pensare alle critiche. Alla fine, la fortuna di essere un'artista indipendente è anche questa e ho deciso di sfruttarla al meglio!

Hai anche partecipato, come corteggiatore, alla prima edizione del "trono gay" di Uomini e donne nello scorso Settembre. Com'è stata l'esperienza? Se se ti proponessero di fare il tronista ... Accetteresti?

Devo dire che mi è servito molto, in primis per confrontarmi con altri ragazzi gay su varie tematiche (è stato in quel momento che mi è arrivata l'ispirazione per "Online"). Però è stato anche molto stressante: vivere quel mese avanti e indietro, da casa a Roma, è un po' pesante e, alla fine, entri in un loop di paranoie varie riguardanti le "meccaniche di gioco", sul "come ti ha guardato il tronista", " perché in quel momento ti ha sorriso" e tutti i pensieri connessi alla possibile o meno uscita in esterna.

Col senno di poi non credo, però, che quell'ambiente poteva realmente funzionare per me perché non sono uno che si lascia andare facilmente in una relazione, figuriamoci davanti ad un pubblico, alle telecamere e in un contesto nel quale il tempo di conoscere un ragazzo è totalmente limitato (mi pare impossibile, per come sono fatto io, pensare di conoscere qualcuno in 3 ore alla settimana, insieme ad altre 1000 persone, scambiando sì e no tre parole...). Ci ho voluto comunque provare, e tutto sommato è stato anche divertente.

Sul trono, ovviamente, la situazione sarebbe ben diversa: a chi non piacerebbe avere il controllo e il potere di scegliere? Comunque non lo farei ora come ora, perché al momento sto vivendo una relazione iniziata subito dopo la mia partecipazione a Uomini & Donne e, a differenza dell'ex tronista Claudio Sona (date le ultime novità uscite sul suo conto, a questo punto, posso dire tranquillamente che mi ero illuso di corteggiare...), non credo che riuscirei a portare avanti una relazione parallela ad un programma del genere.

Rispetto troppo il lavoro di Maria De Filippi, l'impegno che ci ha messo nel voler sdoganare la realtà LGBT sulla tv nazionale per farle questo.

Cosa farai nella seconda metà del 2017 e quando tornerai ad esibirti in Italia?

In realtà non ho ancora in programma performance italiane dopo il tour europeo. Dipende tutto dal nuovo album: se sarà pronto pubblicherò qualche singolo in anteprima, lanciandomi tra tv e interviste varie. Se non mi sentirò ancora pronto, invece, continuerò a confezionarlo finché non avrò qualcosa di accattivante da condividere con il mio pubblico. Il nuovo album rimane, in ogni caso, la mia assoluta priorità!