Tra pochi giorni saranno registrate le prime puntate di Uomini e donne. Solo in quell’occasione, probabilmente, le ammiratrici di Giorgio Manetti scopriranno se il ‘gabbiano’ sarà nuovamente tra i protagonisti del trono over. A tal riguardo qualche piccolo indizio il fiorentino l’ha seminato nella lunga intervista rilasciata al magazine del people show di Canale 5. Il toscano si è soffermato, soprattutto, sulle vacanze estive tra presente e aneddoti del passato. Niente mare ad agosto per il discusso cavaliere che ha preferito non allontanarsi dalla ‘sua’ Firenze.
“A giugno ho trascorso qualche giorno di vacanza a Malaga in Spagna. Non mi è mai piaciuto muovermi ad agosto”. Del resto Manetti ha già in programma un viaggio tra novembre e dicembre. “Andrò oltreoceano”. Particolare che alimenta ulteriori dubbi sulla partecipazione del toscano a Uomini e Donne.
'Ad agosto preferisco restare a Firenze'
Nell’attesa Giorgio ha aperto l’album dei ricordi ed ha raccontato quando da ragazzino andava in vacanza in Versilia con i genitori. “Mio padre chiudeva il negozio da parrucchiere e si partiva”. Per il cavaliere del trono over il divertimento era assicurato anche con mille lire in tasca. “Cinquant'anni fa eravamo tutti più sicuri”. Le ‘escursioni’ a Cattolica a sedici anni non rappresentavamo il momento top dell’estate.
“La vera vacanza era a giugno e settembre quando Firenze era invasa da studentesse”. Senza fare giri di parole il ‘gabbiano’ ha riferito che in quel periodo ha conosciuto tantissime ragazze straniere. “Quello era il mio terreno di 'caccia'. Venivano nella mia città per studiare”. Giorgio ha raccontato di aver vissuto esperienze bellissime anche se il primo vero flirt è nato sulle spiagge di Viareggio.
“Era una bellissima americana di Chicago, aveva i capelli biondi e si chiamava Ambra”.
I primi flirt estivi e il sogno americano
Quel primo incontro passionale ha in qualche modo segnato il futuro di Manetti che ha iniziato a sognare a ‘stelle e strisce’. “Fin da quando lavoravo nel negozio di mio padre sognavo di viaggiare”.
Le pubblicazioni in inglese della Melody Marker e il desiderio di conoscere paesi stranieri hanno spinto il ‘gabbiano’ ad aprire le ali per raggiungere New York nel 1977. “Il cuore batteva a mille, ricordo ancora le luci della città viste dell’aereo”. A San Francisco l’incontro fatale con una fanciulla e l’unica relazione importante dell’esperienza americana. “Era l’estate dell’84, è durata qualche anno. E’ finita, poi, perché viaggiavo molto”.