“Non volevo crederci, pensavo che si trattasse di una notizia falsa”. Barbara D’Urso ha dedicato la parte iniziale della puntata odierna di Pomeriggio 5 alla scomparsa di Sandro Mayer, giornalista ed opinionista televisivo. “Sono rimasta scioccata perché l’avevo sentito pochi giorni fa. Poi l’ho contattato nuovamente e la figlia mi ha detto che il padre non poteva rispondere e la cosa mi aveva sorpreso perché lui è sempre molto disponibile”. Nel corso della trasmissione televisiva è intervenuta, in collegamento esterno la figlia di Mayer. “Sarebbe diventato a breve nonno per la seconda volta” - ha spiegato Isabella al settimo mese di gravidanza.

La congiunta del direttore di Di Più ha spiegato che si è trattata di una cosa improvvisa. “Il 10 novembre è stato il mio compleanno e siamo usciti insieme, poi è stato ricoverato per un’infezione e nel giro di due settimane è andato via”.

L'aneddoto sull'età del padre e la devozione per Padre Pio

La figlia di Mayer non si è voluta soffermare sulla malattia del padre. “A lui non sarebbe piaciuto. Posso solo dire che non è morto a Roma come hanno scritto molti giornali ma a Milano”. Isabella ha svelato un aneddoto legato all’età del papà. “Sosteneva che la data di nascita indicata sull'elenco dell’ordine dei giornalisti era sbagliata e che era molto più giovane”. Sandro Mayer sarebbe diventato a breve nonno per la seconda volta.

“Ci teneva tantissimo, ieri sono andato a fare la visita ginecologica e prima di lasciarlo gli ho promesso che gli avrei mandato la foto della piccola. Lui mi ha sorriso e mi ha chiesto di inviarla” - ha dichiarato la figlia.

La D’Urso ha ricordato la devozione dell’ex direttore di Gente per Padre Pio. “Una volta mi raccontò di averlo sognato con un bastone e da quel giorno gli ha sempre riservato uno spazio sulla rivista”.

Maurizio Costanzo ricorda Sandro Mayer

In trasmissione è intervenuto anche Maurizio Costanzo che ha ricordato di aver lanciato Mayer come opinionista televisivo a Buona Domenica. “La morte di Sandro è stata davvero uno sgambetto, mi dispiace moltissimo. Abbiamo lavorato insieme una decina di anni, ricordo che a Buona Domenica si divertiva e ci divertivamo tantissimo.

Aveva la capacità di fare dei giornali con una certa leggerezza, era molto bravo.

A luglio avevamo fatto una lunga chiacchierata ed avevo sentito il Sandro di sempre” - ha chiosato l’esperto giornalista.