E’ finita al centro di una bufera mediatica per alcune frasi pronunciate nel corso della puntata di Forum di mercoledì 23 gennaio. Nello specifico il giudice Melita Cavallo è finita nel mirino del Telefono Rosa per l’atteggiamento tenuto nei confronti di una ragazza vittima di violenza sessuale. “Non possiamo non recepire le numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto in relazione a questa storia” - si legge nella nota pubblicata sulla pagina social dell’associazione. La vicenda in questione ha visto protagonista Carlotta che è stata chiamata in causa dalla madre dell’uomo che ha abusato di lei.
Da quel rapporto forzato è nato Riccardo mentre l’uomo è stato condannato a sei anni.
Quest’ultimo, attualmente detenuto in carcere, ha chiesto di poter incontrare il figlio. Il giudice ha subito precisato che il padre è stato autorizzato al riconoscimento: “Il tribunale l’ha fatto perché ogni bambino ha diritto alla sua identità anche se questa persona ha commesso un reato”.
'Non credo più nella giustizia'
Melita Cavallo ha precisato che Carlo si è comportato in maniera encomiabile in carcere. “Se avesse avuto una difesa più ferrata sarebbe già uscito”. Senza fare giri di parole Carlotta, con toni decisi, ha affermato di non credere nella giustizia: “Sono stata violentata da quello che vuole farsi chiamare il padre di suo figlio ”.
A questo punto il giudice ha richiamato la giovane sostenendo che, probabilmente, non si è fatta assistere nel migliore dei modi dopo l’abuso subito. “Non sarebbe così violenta se fosse stata seguita bene” - ha chiosato la Cavallo che ha precisato di aver ricevuto tutti gli atti del processo. La discussione si è fatta accesa con la ragazza che ha raccontato di essersi svegliata svestita dopo l'abuso in un campo pieno di fango.
“Lei sa cosa significa subire una violenza?” - ha chiesto la ragazza al giudice che ha ribadito di aver letto gli atti del processo ed ha sottolineato che quando è stata consumato il rapporto forzato entrambi avevano bevuto. “Avevo 17 anni e per quanto mi riguarda due bicchieri non sono troppi” - ha replicato Carlotta.
Telefono Rosa attacca giudice di Forum
Il giudice ha invitato la ragazza a non alzare la voce. Dall’altra parte la madre dell’autore della violenza ha affermato che il figlio ha commesso un errore giovanile. “Ora spera di avere la gioia di incontrare la creatura che è nata da questa relazione”. Angela ha aggiunto che il congiunto vuole lavorare ed è pronto a fare di tutto per mantenere suo figlio. La tensione è rimasta altissima con Carlotta che ha spiegato di non voler sapere niente dell’uomo che ha abusato di lei. “Per me è morto”. Alla fine il giudice ha accolto l’istanza presentata dalla madre di Carlo ed ha concesso all’uomo di vedere il figlio alla presenza degli assistenti sociali.
Per Telefono Rosa quanto accaduto negli studi di Forum “è stato un teatrino triste e non rispettoso nei confronti di una donna che ha subito una violenza in giovane età”. Senza mezzi termini l’associazione ha rimarcato che Carlotta meritava più comprensione “e non le continue e sgradevoli minacce di allontanarla dalla trasmissione”.