L’ex showgirl Miriana Trevisan, ospite del programma ‘I Lunatici’ in onda su Rai Radio 2, ha rilasciato un’intervista, stilando un bilancio delle sue esperienze professionali e ripercorrendo, a sommi capi, tutta la sua carriera televisiva. A proposito del suo primo programma con il compianto Gianni Boncompagni, l’ex lolita ha dichiarato di aver vissuto una specie di fiaba, un qualcosa di ‘irreale’, nel senso che, in alcuni momenti, si sentiva amata da tutti, in altre occasioni da nessuno. A tratti si sentiva una regina, in altri momenti no. A detta della Trevisan, non sarebbe proprio facile da spiegare, ma è stato comunque un momento esaltante e molto importante per il prosieguo della sua carriera professionale.
Trevisan: ‘Mike Bongiorno aveva un grande senso dell’ironia’
Su Mike Bongiorno, l’ex showgirl ha speso parole positive affermando che, con lei, si comportava in modo affettuoso. A detta di Miriana, il celebre conduttore la prendeva continuamente in giro, avendo però dalla sua, sempre un grande senso dell’ironia.
Per la Trevisan, Corrado Mantoni era invece un uomo d’altri tempi, un cavaliere, un principe azzurro, come non se ne vedono più di questi tempi. Miriana ha, infatti, dichiarato che, del celebre presentatore, conserva un ricordo meraviglioso.
Nel corso dell’intervista, Miriana Trevisan ha spiegato di aver lavorato anche con Raimondo Vianello.
A detta della Trevisan, quest’ultimo, ogni volta che la incontrava nei corridoi, le faceva sempre la medesima battuta ossia: ‘Ma tu chi sei?’
Trevisan: ‘Su Paolo Bonolis, lasciamo perdere’
Sembrerebbe che con Paolo Bonolis le cose non siano andate esattamente come l’ex showgirl aveva previsto: infatti, Miriana ha spiegato che, senza alcun dubbio, Bonolis è un vero professionista, un grande paroliere.
Ma la Trevisan, subito dopo, ha aggiunto di non voler esprimere alcun parere negativo sul suo conto, anche se qualcosina si potrebbe dire: “Lasciamo perdere altrimenti entrerei in una polemica delle mie”, ha minimizzato l’ex lolita.
E a proposito del #metoo, Miriana Trevisan ha invitato le attrici, le modelle e le donne dello spettacolo, vittime di abusi sessuali in cambio di realizzazione professionale, di ricorrere alla denuncia.
Ma di farlo soltanto nel momento in cui si hanno dalla propria parte delle prove schiaccianti e inconfutabili. Secondo l’ex showgirl, purtroppo, le cose vanno più o meno così, perché si vivrebbe in uno “stato fallocentrico”. E, infatti, la Trevisan ha spiegato che, diversi anni fa, lei stessa, in un’intervista, lo ammise pubblicamente, senza, però, entrare nei dettagli.