Dopo due settimane di messa in onda e due episodi trasmessi in prime time su Rai, anche la tredicesima stagione de "Il commissario Montalbano" finisce in un tripudio di ascolti e critica. Lunedì 18 febbraio, infatti, è stato trasmesso il secondo dei due episodi previsti per il nuovo ciclo della serie, dove il commissario Montalbano ha dovuto affrontare le impegnative indagini di tre casi ben distinti che, alla fine, sono risultati essere ben collegati tra di loro da una chiave comune.

Il diario

Nel corso del secondo episodio de "Il commissario Montalbano", intitolato "Diario del 43'", viene ritrovato a Vigata un diario sepolto anni prima dal preside Burgio.

In breve tempo si scopre che il diario in questione è un taccuino in cui, nel 1943, un giovane fascista di 15 anni, Carlo Colussi, scrisse i resoconti dettagliati di un attentato che avrebbe dovuto avere luogo sulle coste siciliane ai danni degli alleati. Dopo aver letto il diario e recepito le notizie riportate, Montalbano decide di indagare sul caso per scoprire se l'attentato descritto abbia mai avuto luogo o no. Così, andando avanti nelle indagini, scopre che Carlo Colussi, dopo la fine della guerra, si trasferì negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita negli States. Stessa cosa fece un altro cittadino di Vigata, il novantenne John Zuck, che, dopo essere stato prigioniero di guerra da parte degli americani e aver poi perduto i genitori in un incidente stradale, decise di trasferirsi anch'egli negli Stati Uniti per rimanere lì fino ai giorni nostri.

Periodo in cui decide di tornare a Vigata per chiedere alle autorità di rimuovere il suo nome da un monumento ai caduti di guerra.

L'omicidio

L'arrivo di John Zuck e il ritrovamento del diario mettono in allarme Montalbano, soprattutto quando viene trovato in paese il cadavere di uno degli imprenditori più ricchi della zona, Angelino Todaro.

Quest'ultimo viene ritrovato morto in casa sua alla veneranda età di 90 anni, dopo essere stato ucciso da un misterioso assassino. Il passato dell'uomo e la sua età conducono il commissario a credere che la morte del Todaro possa essere strettamente collegata al diario ritrovato e al ritorno in paese di John Zuck. Così, fra ricordi di guerra mai dimenticati, attentati organizzati ed emigrazione dall'Italia, il commissario si è ritrovato a dover disseppellire dalle sabbie del tempo le prove necessarie per trovare l'assassino di Angelino Todaro.