Giovedì 18 aprile è andata in onda in prime time su Rai 1 la quarta puntata della fiction "Mentre ero via", con protagonisti Vittoria Puccini e Giuseppe Zeno. La serie rivelazione della rete ammiraglia è tornata anche questa settimana con una nuovissima puntata ricca di intrighi e colpi di scena. Nella quarta puntata, infatti, la nebbia che ormai da mesi ricopre i ricordi della protagonista, Monica inizia a diradarsi, mostrando alla donna e al pubblico cosa si cela veramente nel passato della sua famiglia.

Vittorio viene bullizzato a scuola

Nella quarta puntata di "Mentre ero via", Stefano e Monica si rendono conto di amarsi e di non voler più nascondere la loro storia d'amore.

Così decidono di vivere la loro relazione pubblicamente, a discapito anche dei familiari della donna che finiscono indirettamente per pagarne le conseguenze. Subito dopo che la notizia della relazione di Stefano e Monica viene divulgata, infatti, il piccolo Vittorio viene preso di mira da un gruppo di bulli che finiranno per fargli del male a scuola. L'episodio finisce per segnare profondamente Monica, che sentendosi in colpa, decide di impegnarsi al massimo per proteggere i suoi figli da tutto e da tutti. Nel frattempo, un uomo misterioso ritorna dal passato di Monica per mettere in discussione le certezze che Stefano aveva cominciato a provare per lei.

Monica recupera un po' della sua memoria

Mentre il suo rapporto con Stefano sembra subire una battuta d'arresto importante, Monica continua ugualmente a recarsi dalla sua psicologa per provare a ricordare insieme a lei qualcosa in più del suo passato. E così è. Nel corso di una delle sue sedute, infatti, Monica inizia a ricordare alcuni particolari della notte in cui morirono il marito e Marco e diversi particolari inediti della sua vita familiare precedenti al suo incidente.

In primo luogo, ricorda di non aver mai tradito suo marito, ma di essere stata tradita da lui con la sua segretaria. Poi le tornano in mente anche diversi ricordi del suo viaggio in Svizzera con Marco, in cui lei e l'avvocato dormirono in stanze diverse, lei nella 116 e lui in un'altra. Questo particolare aiuta la donna a capire definitivamente che lei e Marco non erano amanti, ma si erano recati insieme a Ginevra soltanto per scoprire qualcosa in più sugli affari che suo marito stava conducendo per conto dell'azienda farmaceutica di famiglia.

Il ritorno parziale dei suoi ricordi permette a Monica di capire che non tutti i membri della sua famiglia sono degni di fiducia. Qualcuno di loro, infatti, le sta mentendo e non vuole che lei scopra cosa successe davvero la notte in cui Gianluca morì e soprattutto perché lui e Marco quella fatale sera erano insieme.