Pupilla e allieva di Roberto Murolo, Angelica Sepe è una cantautrice nonché definita “Artista della Pace”, per via di numerosi impegni nel sociale. Infatti, nel 1999 ha pubblicato “Ma si tu staje cu’ mme”, un brano che diventa il motto di una campagna sociale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica alla “cultura dell’accoglienza”. Dal 2007 al 2010 la voce di Angelica è giunta anche all’estero, in Iraq, nel Kosovo e in Israele, principalmente a Beirut, Nakura, Gerusalemme, Tel Aviv con i contingenti di Pace delle Nazioni Unite. Nel 2014 Angelica è stata nuovamente impegnata in un progetto sociale a favore dei rifugiati politici in collaborazione con il centro “Enea” di Roma, il più importante in Europa, con il brano inedito “Lacrime al sole”.

Nel giugno 2015 ha cominciato a collaborare con l’attore Enzo De Caro che ha scritto e diretto “L’Oro di Murolo”, un onore al grande artista Roberto Murolo. Nel 2018 ha esordito a Belgrado con il nuovo show “Galà Napoletano, Napoli sempre”, spettacolo diretto ed ideato dalla stessa Angelica Sepe che ha come scopo di promuovere uno scambio culturale tra la tradizione musicale napoletana classica e le diverse culture internazionali. L’artista è ambasciatrice della petizione all’Unesco per la candidatura de “Il Belcanto e l’Opera Lirica Italiana” per il riconoscimento del patrimonio culturale dell’umanità. Da maggio fino a giugno di quest’anno Angela ha fatto parte della giuria di All Together Now, talent show in onda in prima serata su Canale 5.

Per raccontarci di questa sua interessante esperienza televisiva, Angela si è resa disponibile per una breve intervista a Blasting News.

L’intervista

Ciao Angelica, raccontaci un po’ la tua esperienza da giudice al talent show, All Togher Now.

All Togher Now è un talent show che ritengo diverso da tutti gli altri che siamo abituati a vedere in tv perché soltanto pochi concorrenti vogliono diventare professionisti nel campo musicale.

Infatti, c’erano parecchi concorrenti che hanno partecipato a questo programma per farsi un’esperienza o per vincere il montepremi e riuscire a comprare casa oppure per aprire un’attività. Quindi, le aspettative sono abbastanza contenute. Devo dire che gli artisti sono veramente molto bravi e ritengo che siano di un livello superiore a quelli che abbiamo visto in altri talent.

Poi, devo dire che loro sono anche più rilassati perché non esiste il concorso canoro per vincere un contratto con una casa discografica. Un’altra cosa positiva di questo programma è che è molto permissivo per quanto riguarda i generi musicali, non esistono restrizioni e quindi uno può cantare ciò che vuole. Come giudice posso dire che tutti mi hanno trattato da principessa, anche se c’è stata qualche polemica per il fatto che ho detto ad una concorrente che non le donava molto il pantalone. Comunque, la mia era solamente una battuta goliardica. Tutto sommato sono stata davvero coccolata soprattutto dagli artisti più giovani che mi chiedevano qualche consiglio sulla musica. In realtà, ho fatto la parte della giudice un po’ rompiscatole e devo dire che ho imparato da Mara Maionchi.

Lei è una buona scuola perché dice davvero ciò che pensa.

C’è qualche concorrente sul quale hai scommesso di più all’interno del programma?

Sicuramente, da partenopea direi i due concorrenti napoletani, Gregorio e Luca. Comunque devo dire che entrambi hanno voci davvero molto belle e particolari. Uno ha una vocalità un po’ più squillante e mi ricorda tantissimo Alex Baroni e l’altro ha una voce un po’ più rauca e potente alla Barry White. Un’altra artista che mi ha commosso è stata la signora che ha cantato “La vita”, un brano meraviglioso. Quando ho visto arrivare questa signora mi ha dato un’impressione davvero molto buona e si vedeva che cantava con una grande passione ma allo stesso tempo un grande dispiacere di non aver potuto esaudire questo suo desiderio nella vita.

Per quanto riguarda la sua carriera musicale, sappiamo che è stata allieva di un gigante della musica come Roberto Murolo. Quali insegnamenti le ha dato quest’artista?

Roberto mi ha insegnato il rispetto per l’arte perché la cosa che mi sconvolge oggi è quello di vedere tanti ragazzi che non conoscono uno strumento. Questa è una cosa che non posso tollerare perché se vuoi fare musica devi saper suonare. Un’altra cosa che mi ha insegnato Murolo è avere passione perché se manca quella è davvero dura! Io ad esempio canto la musica napoletana perché è una passione che viene da dentro e mi emoziono. La musica napoletana mi ricorda la mia terra, le mie radici che sono qualcosa di profondo. Poi, la cosa più importante che mi ha lasciato Murolo è la disciplina, nel dedicare ore, notti e giorni per la musica.

Cosa consiglierebbe ai giovani che vorrebbero intraprendere la strada della musica?

Direi di buttarsi perché c’è sempre tempo e speranza per poter diventare un artista. Purtroppo, oggi è in voga un genere che non amo molto, quello della trap perché penso che non abbia molti contenuti. L’unico che riesco a far passare è Jovanotti che ha iniziato con il rap ma con contenuti significativi. Oggi, sentire sempre rap o trap stanca. Però a me dispiace che i giovani che vogliono fare gli artisti un domani, non abbiano un futuro molto roseo perché non ci sono più i posti per suonare live e manca il vero contatto con il pubblico. Inoltre, i ragazzi sono delusi perché non c’è nessuno che li aiuta e che crede in loro.

Un tempo chi vinceva il Festival di Sanremo o un talent stava benissimo economicamente. Oggi purtroppo non è affatto così perché hai successo per un breve periodo e poi vieni quasi dimenticato. Io consiglio ai giovani di sfruttare le opportunità del momento perché oggi non c’è un De Gregori, un Ron o una Fiorella Mannoia e non ci sono più quegli artisti che hanno un lungo trascorso con la musica. Oggi non è esiste più il cambio generazionale perché è tutto un mordi e fuggi.

Tornerebbe a fare qualche esperienza televisiva in futuro?

Certo e volentieri! Vorrei continuare a farne di nuove ma sempre con lo stesso contesto di All Together Now!