Se il caso Caltagirone si avvia ad essere una storia infinita, la 'battaglia' in atto tra Barbara D'Urso e l'ex primadonna del Bagaglino non sembra essere da meno. Nel corso dell'ultima puntata di Live-Non è la D'urso, la conduttrice ha dedicato un lungo 'assolo' contro Pamela Prati. La protagonista dello scandalo dell'anno doveva essere ospite della trasmissione per dire la sua verità dopo le confessioni televisive delle ex socie ed agenti, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo.

E invece, in 'modalità ricattatoria' secondo la D'Urso, l'ex showgirl si sarebbe tirata indietro dopo aver chiesto attraverso i suoi avvocati un compenso di decine di migliaia di euro a cui Mediaset ha detto no.

La versione dei fatti data da Irene Della Rocca, ormai ex legale dell'artista sarda, è però ben divesa: la cifra, pari a 60 mila euro, non sarebbe stata chiesta come compenso per la partecipazione al programma, ma come risarcimento per i danni provocati all'immagine.

Pamela Prati: 60 mila euro per i danni d'immagine

Il caso pare diventare sempre più complicato e ripartirsi in più vicende non meno intricate. Ora, per esempio, il fatto nuovo è che Irene Della Rocca, fino a qualche giorno fa legale della Prati, tramite una lettera indirizzata alla testata Fanpage ha reso noto che da giugno erano in corso trattative con gli autori per ricevere scuse che però non sarebbero state possibili dal momento che la Prati sarebbe stata vittima di una situazione complessa.

D'altra parte, negli ultimi mesi, ci sarebbero state varie diffide da parte di più legali nei confronti della trasmissione Live-Non è la D'Urso e, in quest'ultima settimana, era stato chiesto alla produzione il diritto di replica della Prati, dal momento che, da assente, era stata oggetto di argomento di molteplici puntate.

Un diritto che avrebbe dovuto esercitare nella puntata appena trascorsa e sarebbe stato anche specificato per iscritto che Pamela Prati, per via di una situazione psicologica di grande vulnerabilità, non avrebbe potuto restare in video oltre i 10-15 minuti, mentre a titolo gratuito ha già risposto a tutte le domande del caso in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi di Alfonso Signorini.

Con queste premesse, la cifra chiesta di 60 mila euro sarebbe dovuta essere risarcitoria per aver utilizzato in più trasmissioni l'immagine dell'attrice sarda senza la sua autorizzazione. Ed è su questo punto che, secondo il legale, è subentrato l'equivoco, o forse "una serie di volontari fraintendimenti". Al pubblico, secondo la lettera di Della Rocca, sarebbe stato fatto credere che c'era stata una richiesta di denaro per l'ospitata al programma.

Dagospia 'punzecchia' la Prati

Dagospia ha polemicamente sottolineato che le richieste di risarcimento danni si rivolgono a un tribunale e con atto di citazione, non via sms al produttore di Barbara D'Urso a quattro ore d'inizio da un programma. Inoltre, è ben strano che accanto a un 'marito fantasma', Mark Caltagirone, sia spuntato anche un 'messaggio fantasma', quello in cui si diceva che se la Prati non fosse stata pagata, non sarebbe intervenuta in trasmissione.

Sarebbe partito proprio dal cellulare dell'avvocato che però sostiene di non averlo scritto e di non ritrovarlo pur avendolo visto.

Trattative in vista dell'ultima puntata

Ora si attente la controreplica di Mediaset. Ma forse non ce ne sarà bisogno: secondo le ultime indiscrezioni proprio del settimanale Chi, ci sarebbero nuove trattative in corso per la partecipazione, a titolo gratuito, dell'ex showgirl alla puntata di mercoledì prossimo di Live-Non è la D'Urso, l'ultima della stagione televisiva. Dovrebbe esserci un faccia a faccia piuttosto lungo tra Barbara D'Urso e Pamela Prati, di 50 minuti. Riuscirà a realizzarsi l'operazione prima della lunga pausa estiva?

Intanto nel groviglio del caso, sempre Dagospia, il primo ad aver svelato "la grande truffa del Gossip", secondo la tagliente definizione di Roberto D'Agostino, ha rivelato, in ultimo, che Pamela Prati ha revocato il mandato all'avvocato Irene Della Rocca che l'aveva accompagnata a Milano in vista della trasmissione del 12 giugno, perché avrebbe inviato il messaggio con la richiesta della cifra esorbitante di sua iniziativa, all'insaputa della Prati e quindi senza la sua autorizzazione. Il mistero s'infittisce.