Ieri l'album "Potere", ultima fatica discografica di Luché, è stato certificato disco di platino dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), merito anche della riedizione dell'album, pubblicata la scorsa settimana, che ha fatto nuovamente salire in classifica il disco. Assieme alla riedizione del progetto il rapper campano ha pubblicato anche un libro autobiografico, dal titolo 'Il giorno dopo'.

In questi giorni il testo sta facendo molto discutere online, anche e soprattutto per la presenza, nella parte finale, di alcuni durissimi attacchi rivolti dall'ex Cosang ad un popolarissimo giovane collega suo corregionale, Capo Plaza.

L'attacco di Luché a Capo Plaza nel suo libro

Luché, pur raccontando di essere entrato in contatto con l'autore di 'Giovane Fuoriclasse' per una reciproca stima artistica, lo ha descritto come un ragazzo irrispettoso dal punto di vista umano e professionale.

L'astio dell'autore di 'Non abbiamo età', stando a quanto dichiarato dal diretto interessato tra le pagine del suo libro, sarebbe da imputare in buona sostanza ad un mancato featuring.

La collaborazione, decisa di comune accordo tra i due artisti, sarebbe saltata a causa dei continui rinvii del giovane rapper salernitano, che avrebbe procrastinato la realizzazione della sua strofa per settimane, rendendosi spesso e volentieri irreperibile al telefono, fino a far perdere la pazienza a Luché.

Quest'ultimo, una volta constatato come il collega lo stesse, secondo il suo punto di vista, prendendo letteralmente in giro, avrebbe deciso di rinunciare alla collaborazione.

'Mi disse che dei dischi dei Cosang ascoltava soltanto le mie strofe'

"Seguivo Capo Plaza ormai da tempo – esordisce Luché a pagina 207 dell'edizione cartacea del libro – una volta mi disse addirittura che ai tempi dei Cosang ascoltava soltanto le mie strofe.

La cosa mi stupì, perché le strofe di Antonio (l'altro membro dei Cosang, ndr) erano di livello inarrivabile per qualsiasi rapper italiano, me incluso.

Fui comunque contento e pensai di aver iniziato una nuova amicizia in questo business".

I due concordano quindi una collaborazione, ma le cose andarono diversamente da come si era prefissato Luché, queste le sue parole:

"Passavano le settimane e non avevo sue notizie, iniziai a scrivergli, ma rispondeva massimo una volta al giorno, dicendo sempre che a breve mi avrebbe mandato la sua strofa".

'Snobbato da un ragazzino di 20 anni'

Stando a quanto riferito da Luché, Capo Plaza avrebbe poi iniziato ad accampare una serie di scuse non reputate attendibili dall'ex Cosang.

"Aspettai qualche giorno ancora prima di decidere – prosegue Luché – mentre vedevo le sue storie con Derfgold in giro per Milano a divertirsi [..]. La cosa che mi ha fatto più male, oltre a venire snobbato da un ragazzino di vent'anni con tre pezzi di successo alle spalle, è il non aver ricevuto alcun messaggio di scuse o di tentativo chiarimento da parte sua [..].

Quest'inverno ho incontrato Capo Plaza ad una sfilata, era seduto molto vicino a me, ma non ci siamo neppure salutati, crede che io lo abbia attaccato in qualche pezzo. Probabilmente il suo smisurato ego gli ha fatto pensare che sarei stato io a chiedergli scusa. Gli auguro tanta fortuna".