Esattamente 50 anni fa, l'8 agosto del 1969, i Beatles scattarono delle foto per l'album Abbey Road che sarebbe uscito a settembre, ma i quattro componenti della leggendaria band, non avrebbero mai immaginato che quelle istantanee potessero restare impresse nella storia della musica pop.

I Beatles sono considerati da moltissimi appassionati come il miglior gruppo pop della storia e, secondo la rivista specializzata Rolling Stone, figurano al primo posto di una speciale Classifica (stilata nel 2004 e aggiornata nel 2011) dei Migliori Artisti del Secolo, davanti a Bob Dylan, Elvis Presley e The Rolling Stones.

La fotografia di Abbey Road

La band di Liverpool è stata un fenomeno musicale ma anche un punto di riferimento per il mondo del costume e dell'Arte, ridisegnando mode e comportamenti anche dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 1970.

La fotografia è celebre anche perché copertina dell'ultimo album inciso in studio dal quartetto inglese, mentre il successivo fu composto da canzoni scritte e incise in precedenza.

Nell'agosto del 1969, il gruppo era già in crisi e si sarebbe sciolto definitivamente nel giro di pochi mesi. Grazie alla tregua imposta dalla loro casa discografica, tra luglio e agosto i quattro musicisti si misero al lavoro per completare l'album e, pensando alla copertina dello stesso, si decise di scattare una foto sulle strisce pedonali di Abbey Road, in omaggio al loro storico studio discografico.

Al fotografo Iain McMillan, amico di Lennon e già loro collaboratore, furono dati pochi minuti per via del caldo e perché il gruppo doveva registrare proprio quel giorno. McMillan si posizionò su una scala e, nel giro di pochi minuti, scattò sei foto. Per l'album fu scelta la terza.

Curiosità, tra misteri e leggende

La copertina in questione è stata fonte di ispirazione e oggetto di varie imitazioni, la più conosciuta quella dei Red Hot Chili Peppers, che attraversano le strisce praticamente nudi, coperti solo da un calzino sulle parti intime.

Dietro questa foto, però, da diversi anni si susseguono voci strane e leggende che riguardano soprattutto la presunta morte di Paul McCartney.

Innanzitutto, è l'unico album dei Beatles in cui non compaiono nome e titolo e molti elementi della fotografia hanno alimentato la leggenda secondo cui i 'Quattro' sarebbero ritratti in una processione funebre, tesi confutata dagli abiti.

In testa alla fila c'è John Lennon, vestito interamente di bianco, che dovrebbe rappresentare il sacerdote. Di seguito, Ringo Starr in elegante abito nero, come fosse l'addetto alle pompe funebri che porta la bara. Dietro a lui, proprio Paul McCartney che raffigurerebbe la salma e nella foto compare a piedi nudi, così come vengono seppelliti i morti in Inghilterra. Per ultimo, George Harrison in jeans, il 'becchino' addetto alla sepoltura. Altri elementi che alimentano questa fantomatica storia sono il 'Maggiolino' presente in fondo a sinistra con la targa LMW 28 IF che, dai sostenitori della leggenda viene tradotta in 'Linda McCartney widow (vedova)' e la famosa sigaretta tenuta da McCartney con la destra.

Ma il Beatle era mancino.

Una leggenda che racconta la presunta morte di Paul, che sarebbe avvenuta nel 1966, e della sostituzione del bassista con un sosia. Una strana storia che non ha mai trovato conferme, ma ha contribuito ad aumentare ancor di più, se ce ne fosse bisogno, il mito della leggendaria band di Liverpool.