Ha conquistato il red carpet, non la platea di critici che hanno stroncato 'Chiara Ferragni Unposted', il docufilm autobiografico sulla fashion blogger più celebre e ricca del pianeta. Per la regia di Elisa Amoruso, è stato presentato ieri alla 76 esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

La pellicola, il cui intento era raccontare la vita privata di Chiara, oltre alla sua esistenza parallela sui social network e alla vorticosa carriera imprenditoriale, è stata bollata come "uno spot promozionale lungo 45 minuti". La diretta interessata non si è scomposta: "Le stroncature sul documentario su di me?

Normale ci siano", la sua risposta.

Look da diva che conquista

Appassionata di cinema, sbarcata a 'Venezia 76' da protagonista, piaccia o no, è stata lei l'attrazione del Festival. L'influencer con 17 milioni di followers e un fatturato stimato nel 2018 sui 5,7 milioni di euro, ha detto di essere stata una grande fan di Leonardo Di Caprio, ma di non essere mai riuscita ad avvicinarlo. Al Festival di Cannes del 2013, quando ancora era poco conosciuta, con un'amica tentò di fare una foto con lui, ma invano. Quest'anno, da vera star, è stata lei a far impazzire fan e fotografi. La fashion blogger 32enne, per la rivista americana Forbes la prima al mondo, oggetto di studio dell’università di Harvard, conosciuta prima ancora che per essere la moglie del cantante Fedez e la madre del piccolo Leone, per i numeri da capogiro che ricava da un mestiere, quello dell'imprenditrice digitale, creato dal nulla, ha stregato tutti, pubblico e non, per il look da vera diva esibito ieri sera sul red carpet in vista della proiezione del film che la riguarda.

L'influencer indossava un abito lungo nero Dior disegnato dalla stilista Maria Grazia Chiuri, tempestato di strass, con vertiginosa scollatura sul seno, schiena nuda, gonna ampia in voile, capelli sciolti morbidamente appoggiati sulla spalla destra. Presenti le sorelle Valentina e Francesca, al suo fianco c'era il marito Fedez con il quale, sotto una pioggia di flash e tra uno stuolo di ammiratori in delirio che la acclamavano, hanno scambiato baci per poi firmare autografi e, cosa per loro persino scontata, fare selfie.

Già al photocall, per lei ci sono stati più fotografi che per le celebrità del cinema. Le 24 ore della Mostra in stile Ferragni Fedez sono tutte documentate su Instagram in una nutrita sequenza. Nelle interviste, ha detto che essere stata ammessa al Festival di Venezia è stata una delle più grandi gioie della sua vita.

'Chiara Ferragni Unposted', il film non convince

Il docufilm 'Chiara Ferragni Unposted' è stato collocato nella sezione 'Sconfini', ma secondo alcuni addetti ai lavori non aveva motivo di sbarcare al Festival del Cinema di Venezia. Una lunghissima Instagram Stories, uno spot quasi di un'ora: con queste ed altre definizioni, i critici cinematografici hanno stroncato la pellicola dedicata alla vita della fashion blogger. La recensione di Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera, è impietosa: "Non è cinema, è propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un e non a una Mostra d'Arte Cinematografica".

Delude pure, a detta degli esperti, la regista Elisa Amoruso che nel 2013 aveva realizzato 'Fuoristrada', un documentario sul tema transgender.

I critici non le perdonano non l'aver realizzato un documentario su Chiara Ferragni, che anzi avrebbe potuto offrire un risvolto umano e psicologico dietro il personaggio della influencer cremonese tutta selfie e social. Ma il fatto è che la pellicola non manterrebbe quanto annunciato: 'oltre ai selfie c'è di più'. Sarebbe un'agiografia dell'impero Ferragni a cui non manca certo visibilità.

In un'intervista, Amoruso ha dichiarato: "Penso di essere riuscita a restituire nel film la dimensione lavorativa della vita di Chiara che molte persone spesso non vedono, tra gli impegni, la Fashion week, le riunioni di amministratrice delegata di due società". Al girato di Amoruso, tra Milano e Los Angeles, si alternano, all'inizio e alla fine del docufilm, filmati amatoriali della famiglia, girati dalla mamma Marina che dovrebbero mostrare l'infanzia e l'adolescenza di Chiara per ricostruire in quel nucleo familiare una storia vera.

Operazione che i critici non riscontrano. Mereghetti sottolinea la mancanza di autenticità dell'operazione nel suo complesso: la protagonista non ha mai un capello fuori posto, concede del suo privato ciò che aumenterebbe l'appeal con i suoi seguaci, e di spontaneo non ci sarebbe proprio nulla.

Tra le critiche, anche quella dell'attrice Valeria Golino: "È stato sdoganato un comportamento che fino a pochi anni fa ritenevano tutti volgare. E ora ci sembra del tutto normale”, ha dichiarato in un'intervista. Il documentario uscirà nelle sale per tre giorni, il 17, 18 e 19 settembre. Come annunciato dalla stessa Ferragni su Instagram, si possono già comprare i biglietti in prevendita.