Morgan è tornato a parlare dopo il doloroso sfratto che ha dovuto affrontare a giugno scorso. Il cantante ha rilasciato un'intervista nel corso del programma Lunatici, su Radio Due. Ha parlato del dolore che ha provato e che ha vissuto come una vera e propria violenza. Adesso vive a China town tra gli insetti, come ha raccontato.

Morgan dopo lo sfratto vive in un tugurio a China town

Il malessere dell'ex leader dei Bluvertigo traspare dalle parole che ha rilasciato all'emittente radiofonica della Rai in cui ha parlato del dramma che lo ha colpito e che lo ha costretto a vivere in condizioni per lui inconcepibili.

La sua casa di Milano aveva un valore di mercato di 700mila euro, ma, come spiega il cantante, è stata svenduta per 200mila euro a qualcuno che la desiderava perché, a suo parere, era un mitomane. Per Morgan la casa era più di una semplice abitazione, perché il suo modo di vivere l'arte consisteva nel racchiudere tra le sue mura anche il suo estro. Nel posto in cui abitava, Morgan componeva, lavorava e custodiva anche tutto il suo bagaglio culturale tra strumenti musicali, oggetti d'arte e album. Per questo motivo il cantante, prima dello sfratto, si era recato in varie trasmissioni televisive a sostenere che la sua abitazione doveva essere considerata come un'opera da salvaguardare.

Per Marco Castoldi lavorare adesso è molto difficile

Morgan ha raccontato che in questo momento, molto difficile per lui, non sta lavorando. Inoltre, in molti gli chiedono una foto e su questo punto il cantante ha tenuto a precisare che per lui è una situazione grave, sia perché non ama che si sappia dove si trova nel momento in cui viene scattata e sia perché si tratta della sua immagine.

Gli artisti lavorano con la propria immagine, vengono pagati per i diritti ed il suo lavoro consiste anche in questo. Per Morgan non è sbagliato chiedere una foto, ma questa non dovrebbe essere pubblicata ed ha aggiunto che se avesse avuto un centesimo per ogni foto concessa, probabilmente non sarebbe stato sfrattato.

Morgan ha aggiunto il suo disappunto nei confronti del giudice che si è occupato del suo caso, paragonandolo al protagonista di una delle canzoni di De André.

Secondo il pensiero di Marco Castoldi, il giudice dovrebbe agire valutando tutti gli aspetti di una questione, senza prendere una decisione a priori. Apostrofandolo come "sbruffone", il cantante ha sostenuto che il giudice che ha disposto lo sfratto nei suoi confronti non è stato in grado di pesare il valore delle cose. Adesso, in quel tugurio di China town in cui vive, Morgan ha dichiarato di non poter fare più niente, circondato da insetti. Il cantante è in preda alla disperazione.