La settantesima edizione del Festival di Sanremo doveva essere un'edizione di celebrazione, "dedicata alle donne", come aveva dichiarato il conduttore Amadeus, ma si sta trasformando in un ammasso di polemiche e asprissime critiche da tutti i fronti. Le ultime novità riguardano il forfait dell'attrice Monica Bellucci, che avrebbe dovuto co-condurre per una serata, e del cantante Salmo, oltre che una petizione lanciata per cacciare dalla competizione il rapper Junior Cally.

Monica Bellucci non sarà al Festival di Sanremo e neanche Salmo

A discapito di quanto dichiarato dal conduttore Amadeus, che aveva inserito l'attrice internazionale nella lista delle sue dieci co-conduttrici donne, la Bellucci non sarà a Sanremo.

L'attrice ha rilasciato un comunicato tramite il suo ufficio stampa: "Il signor Amadeus ed io ci siamo incontrati mesi fa, e abbiamo a lungo ipotizzato su un progetto da fare insieme", scrive l'attrice, riferendosi alla sua partecipazione al Festival come ad un'ipotesi, "per cause di forza maggiore non ci siamo riusciti. Auguro un bel Festival a lui e al suo team e spero in una possibilità futura", chiosa la Bellucci, concludendo le sue dimissioni ufficiali.

Secondo le indiscrezioni il suo rifiuto sarebbe da collegare alle polemiche scatenatesi dopo la conferenza stampa del Festival. Durante l'evento Amadeus aveva presentato una delle sue co-conduttrici, Francesca Sofia Novello, come "la fidanzata di Valentino Rossi, che sa stare un passo indietro rispetto al suo uomo", ed era stato accusato di sessismo.

Anche il cantante Salmo, annunciato come super-ospite della prima serata, ha dato buca: "Voglio ringraziare Amadeus e tutto lo staff di Sanremo per avermi invitato. Non sarò presente al Festival di Sanremo, non me la sento, mi sentirei a disagio", si è liquidato così il rapper, invitando i suoi fans a recarsi al suo concerto a San Siro il 14 giugno.

Chi è Junior Cally e perché viene criticato

Junior Cally, al secolo Antonio Signore, è un rapper romano di 28 anni, concorrente al prossimo festival di Sanremo. La sua partecipazione era stata annunciata a dicembre, ma negli ultimi giorni il popolo dei social ha chiesto la sua esclusione, attirando l'attenzione anche di politici e personaggi del mondo dello spettacolo.

Junior Cally è infatti al centro di una polemica per il testo di una sua canzone del 2017, “Strega”, di cui si sta parlando dopo che ne aveva scritto sul suo blog Marco Brusati, direttore di un’associazione che organizza eventi in ambito ecclesiastico.

L'articolo di Brusati si intitola “A Sanremo l’artista che sul web de-canta un femminicidio e insulta sessualmente le donne? Va bene? In un Festival tutto al femminile?”, e fa riferimento a un passaggio della canzone in cui Junior Cally dice di aver ucciso una ragazza dopo averla violentata: non ci è voluto molto perché il rapper finisse sotto l'occhio inquisitorio del web.

Il successo della petizione contro Junior Cally

Nelle ultime ventiquattr'ore la petizione lanciata dalla signora Carmen Cera, insegnante del "Liceo Scientifico Nicolò Palmieri" di Termini Imerese, ha raggiunto più di ventimila firme: la campagna, lanciata su Change.org, chiede alla Rai di non far esibire sul palco di Sanremo il rapper Junior Cally per i contenuti "sessisti e oltraggiosi" della sua canzone intitolata "Strega".

Nel testo sono presenti frasi come "L'ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C'ho rivestito la maschera", e nel videoclip si vede il rapper, con indosso una maschera, che tortura una donna legata ad una sedia.

"Noi, con la sua esclusione dalla kermesse sanremese, ribadiamo che la violenza sulle donne deve essere combattuta pubblicamente ed esplicitamente soprattutto a livello culturale e che i media hanno in questo un ruolo fondamentale", si legge nella petizione, condivisa da migliaia di utenti.

Il parere della Rai e dei politici

Il caso Junior Cally è stato oggetto di una riunione tra Salini e il neo direttore di Rai1 Stefano Coletta, in costante contatto con il conduttore Amadeus. I vertici hanno deliberato che nessuna decisione impulsiva sarà presa, perché un'eventuale squalificazione del rapper implicherebbe una modifica del senso comune e del regolamento sanremese, il quale non aveva mai previsto un'analisi approfondita dei vecchi testi scritti dai cantanti in gara.

Anche i politici non si sono risparmiati: Nicola Zingaretti ha scritto su Twitter che "Quest'anno Sanremo trasmette un brutto messaggio che offende le donne"; Mariastella Gelmini ha aggiunto che "La Rai deve prendere provvedimenti immediati", ed è stata seguita da Laura Boldrini che ha sottolineato come il direttore debba "chiedere scusa". Matteo Salvini si dice schifato da come Junior Cally "parli di donne violentate e trattate come oggetti: fallo a casa tua".