Il Festival di Sanremo, sì sa, è da sempre accompagnato da critiche e polemiche, prima, durante e dopo la kermesse. Un vero e proprio circo mediatico in cui chiunque si sente autorizzato a dire la propria su tutto: dalla musica ai cantanti in gara, dagli ospiti al cachet, dalla scelta delle co-conduttrici agli abiti che indossano, dai testi dei monologhi a quelli delle canzoni; ogni centimetro del Festival di Sanremo viene minuziosamente analizzato e commentato.

Sanremo unisce e divide, soprattutto il mondo politico, che in fondo non resiste alla tentazione di dire la propria su quello che è di fatto il più grande evento mediatico del Paese.

Perché ai tempi dei social network, dire la propria significa essere ripostato, ricondiviso, rilanciato sui giornali. Lo sa bene anche il leader del 'Carroccio', Matteo Salvini, che sui social network concentra tutta la sua forza comunicativa. Non c'è evento o fatto di importanza nazionale, a prescindere dalla sua rilevanza politica, che il capo della Lega non commenti con un tweet o con un video su Facebook, i due strumenti di comunicazione da lui preferiti. E non c'è tweet o video di Matteo Salvini che i giornali non riportino e rilancino.

Matteo Salvini: 'Guardatevelo voi il Festival di Sanremo'

La polemica numero uno, ovviamente, è quella sui compensi, che ad ogni edizione del Festival di Sanremo ritorna con la stessa puntualità e certezza dell'evento in sé.

A partire dal conduttore, passando per gli ospiti nazionali o internazionali, fino ad arrivare alle co-conduttrici. E ovviamente non ci si chiede mai perché le donne, anche a parità di ruolo e impegno, vengano ancora pagate il 25% in meno degli uomini, come ha giustamente sottolineato in conferenza stampa Rula Jebreal; no, l'oggetto del contendere è, a prescindere, il cachet in sé, considerato sempre e comunque troppo alto, indipendentemente dagli introiti pubblicitari che i personaggi a cui è destinato portano alle casse dell'azienda Rai.

Matteo Salvini, che si dichiara fieramente populista, sa bene che nulla come il denaro smuove le pance e gli istinti degli italiani, soprattutto se si mettono impropriamente e astutamente sullo stesso piano gli stipendi medi dei lavoratori con i compensi di artisti o professionisti dello spettacolo. Così, in diretta Facebook dall'Emilia-Romagna, prima ancora che il Festival di Sanremo cominciasse, il leader della Lega ha sferrato la stoccata: 'Che schifo, guardatevelo voi il Festival, con centinaia di migliaia di euro dati sempre ai soliti'.

Matteo Salvini contro la presenza di Junior Cally al Festival di Sanremo

Anche la presenza del rapper romano Junior Cally si presta molto bene alla polemica. La pietra dello scandalo è la canzone "Strega", del 2017; un brano considerato violento e offensivo nei confronti delle donne: 'Se devo guardare con mio figlio uno che canta e parla delle donne come tr... da picchiare e violentare, non è il mio Festival di Sanremo', ha dichiarato Matteo Salvini.

'È evidente che su questa polemica non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne e il sessismo non c’entrano nulla', ha invece affermato il cantante in risposta alle critiche.

Matteo Salvini contro il futuro vincitore di Sanremo

Infine, l'ultima stoccata del leader leghista va al presunto futuro vincitore del Festival: 'A Sanremo hanno già deciso che vinceranno tutti quelli politicamente corretti e di sinistra', ha accusato Matteo Salvini, che già lo scorso anno aveva palesato il suo malcontento per la vittoria di Mahmood.