La petizione per cancellare i programmi di Barbare D'Urso supera le 350 mila adesioni in poco più di 24 ore. La raccolta firme iniziata il 31 marzo 2020 da un privato cittadino (nickname Mattia Mat - ndr), è stata lanciata sulla piattaforma change.org e punta a raggiungere 500 mila sottoscrizioni. Non solo il popolo della rete ma anche molti colleghi della presentatrice criticano duramente la preghiera in diretta Tv insieme a Matteo Salvini.

La causa della petizione 'Cancellare i programmi di Barbara D’Urso'

I programmi della conduttrice Pomeriggio 5 e Live - Non è la D'Urso sono sempre molto seguiti ma allo stesso tempo sono spesso oggetto di critiche da parte del popolo della rete.

Negli ultimi giorni, vista l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, Barbara D'Urso dedica buona parte delle sue trasmissioni a intervistare politici ed esperti per fornire informazioni utili sull'epidemia. Proprio nell'ultimo periodo le critiche contro la presentatrice napoletana sono aumentate. Una delle prime accuse è arrivata dopo aver postato un video sui social in cui la D'Urso indossando una mascherina, si mostra in camerino mentre viene truccata e pettinata dal suo staff. La clip scatena gli insulti e le offese degli utenti e la conduttrice viene accusata di mettere in pericolo la salute dei suoi collaboratori.

Successivamente è la categoria dei veterinari a polemizzare contro Barbara D'Urso.

Oggetto della critica è il parere del dott. Enrico Zibellini che nella puntata di Pomeriggio 5, andata in onda il 26 marzo, consiglia di utilizzare la candeggina per pulire e disinfettare le zampe dei cani. I veterinari hanno prontamente smentito il parere dell'esperto, affermando che la candeggina provoca lesioni gravi ai nostri animali.

Infine l'episodio che ha scatenato la petizione indirizzata ai vertici di Mediaset, riguarda la preghiera recitata in diretta con Matteo Salvini, domenica 29 marzo durante la puntata Live - Non è la D'Urso.

Il commento dei Vip sulla preghiera di Barbara D'Urso e Matteo Salvini

L'episodio è stato commentato da diversi vip. Paolo Bonolis intervenuto il 31 marzo durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, dichiara: "Francamente non l’ho visto ma me l’ha raccontato mia moglie stamattina.

Ha detto ‘Mannaggia la miseria, non sai cosa è successo ieri…Secondo me, stanno cercando di soppiantare il Santo Padre. Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5'”.

Lucio Presta, manager anche di Paolo Bonolis, attacca la conduttrice tramite un post pubblicato su Facebook: "Posto che l’orrore televisivo che produce ogni giorno, ogni mese, ogni anno la suora Laica in paillettes".

Le critiche alla D'Urso sono arrivate anche da Don Ciro Miele, parroco di Casalvecchio di Puglia, il quale chiamato da TPI per dare un parere sulla vicenda, afferma: "Quei due non stanno bene. Se i nostri fedeli pensano che pregare sia solo dire una preghiera, si sbagliano. Gesù suggerisce che bisogna entrare in camera e chiudere la porta.

La preghiera è una cosa inerente la propria intimità, non sono parole, non è solo una formula, è un momento di sintonia con l’assoluto, un linguaggio fatto di silenzi".

L'intervista del prete è stata condivisa anche dall'opinionista Selvaggia Lucarelli.

La difesa di Salvini

Il leader della Lega si difende dalle accuse e rincara la dose. Matteo Salvini sulla sua pagina Twitter pubblica: "Orgoglioso di quanto detto su Canale 5, alla faccia di chi ci vuole male e sa solo insultare".

Nonostante queste parole, il leader del carroccio non è riuscito a rallentare la raccolta firme che punta diritto alle 500 mila adesioni.