Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato i domiciliari a Fabrizio Corona, quindi il 46enne dovrà tornare in prigione per scontare la sua pena. Attraverso il suo profilo Instagram, Asia Argento ha lanciato un appello in cui ha chiesto giustizia per l'imprenditore. Secondo la figlia di Asia Argento, i giudici non hanno mai perdonato il disturbo bipolare e narcisistico diagnosticato a Corona.

I motivi della carcerazione

I giudici hanno deciso che Fabrizio Corona dovrà tornare in carcere, dopo avere ricevuto due diffide. La prima era scattata per le ospitate in televisione, la seconda per l'utilizzo dei social network.

Per il tribunale di Sorveglianza di Milano, il 46enne presso la propria abitazione non ha seguito il trattamento terapeutico al quale era stato sottoposto.

Lo sfogo di Asia Argento

Dopo avere appreso la notizia del ritorno di Fabrizio Corona in carcere, Asia Argento ha postato su Instagram un appello. L'attrice ha esordito: "Quest'uomo non è un assassino, uno spacciatore o un criminale". Per la figlia di Dario Argento, l'ex marito di Nina Moric in passato ha fatto moltissimi errori, ma alla soglia dei 47 anni di cui 6 trascorsi in prigione è diventato un cittadino reinserito che lavora e dà lavoro a moltissime persone. Asia non ha dubbi sulla persona che è diventata oggi Corona: "Si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa a un giudice, davanti a tutti".

Ma non solo, la 45enne romana è convinta che il carcere non riuscirà a "salvare" Fabrizio Corona. A detta della diretta interessata, nessun uomo dopo anni di carcere è mai uscito riabilitato. Per Argento all'ex re dei paparazzi non viene perdonato il disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici.

L'attrice si è domandata se Corona sia finito al centro di un caso esemplare solamente perché è un personaggio pubblico: "Una roba da medioevo". Infine, Asia Argento ha concluso con un grido: "Giustizia per Fabrizio".

Le parole dell'avvocato Chiesa

Dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano, l'avvocato di Fabrizio Corona aveva parlato di "brutta pagina" per la Giustizia italiana.

A detta dell'avvocato, il provvedimento di revoca dei domiciliari risulta essere assurdo.

Ivano Chiesa ha riferito che dopo essersi tagliato i polsi per protesta, il 46enne resterà qualche giorno in osservazione all'ospedale Niguarda. Inoltre, il difensore ha precisato che durante gli attimi coincitati prima dell'arresto di Corona, Fabrizio si è alterato solamente perché gli agenti avevano preso il suo telefono cellulare.