Nella terza stagione de La forza di una donna, Sirin mostrerà il suo lato più oscuro. Dopo la morte di Hatice, fingerà di volersi riappacificare con Bahar e Sarp, ma dietro la maschera del pentimento nasconderà un piano di vendetta: sarà lei a eliminare Sarp per sempre.

Sirin cambia dopo la morte di Hatice: un’apparente rinascita

Dopo la morte di Hatice, Sirin sembrerà un’altra persona. La perdita della madre la segnerà profondamente, lasciandola fragile, silenziosa, apparentemente pentita. Persino Bahar resterà sorpresa nel vederla avvicinarsi con parole di pace, cercando un fragile equilibrio dopo tanto dolore.

"Voglio dire una cosa. Sirin, d’ora in poi, per nostra madre c’è solo una cosa che possiamo fare: amarci a vicenda. Io sono pronta a essere tua sorella. Pronta e felice di essere la zia di Nisan e Doruk. Pensi che possiamo farcela?", dirà Bahar con voce commossa. "Penso di sì. Anche Sarp lo vuole tanto. Dimentichiamo tutto quello che è successo", risponderà Sirin, trattenendo le lacrime.

La finta pace di Sirin e il nuovo inganno ai danni di Sarp

Per un momento, sembrerà davvero possibile una riconciliazione. Bahar, convinta che una tregua sia il modo migliore per onorare la memoria di Hatice, le proporrà di mettere da parte i rancori del passato e di iniziare una nuova vita, libera dall’amarezza.

Sirin accetterà, ma il suo abbraccio sarà in realtà un abbraccio avvelenato.

Dopo questa riconciliazione con Bahar, Sirin deciderà di sotterrare l'ascia di guerra anche con Sarp. Nel silenzio dell’ospedale, Sirin tornerà accanto al suo letto, visto che si starà ancora riprendendo dopo l’incidente.

La vendetta di Sirin: uccidere Sarp

"Ti chiedo scusa. Ti ho fatto tanto male. Ti ho rovinato la vita. Ma tu, nonostante tutto, mi hai perdonata. Non ti ringrazierò mai abbastanza. Ma d’ora in poi, per mia sorella e per te, sarò la miglior sorella del mondo. Te lo prometto", dirà Sirin con voce tremante.

Sarp, inconsapevole del pericolo, risponderà con un semplice "speriamo", mentre Sirin sembrerà pronta ad andare via.

Ma pochi istanti prima di farlo, il suo volto cambierà espressione: non più quello di una sorella pentita, ma di una donna spinta dal rancore.

Resterà al capezzale di Sarp e mentre lo guarderà negli occhi, con un gesto calcolato e freddo, manometterà la flebo collegata al suo braccio, quella stessa che lo mantiene in vita. Lui, ovviamente, non si accorgerà di nulla. Sirin non piangerà più. La sua vendetta finale sarà appena cominciata, segnata da un silenzio inquietante e da uno sguardo privo di pietà. Per lei, quel gesto non sarà solo una punizione, ma l’unico modo per chiudere definitivamente i conti con il passato.