Il trono classico di Uomini e Donne 2018 si è appena concluso con la scelta del corteggiatore Luigi Mastroianni da parte della tronista Sara Affi Fella. L'altro contendente è stato Lorenzo Riccardi, uno dei personaggi più controversi della trasmissione che Maria De Filippi conduce da anni. Di lui si può dire che ha 22 anni, vive a Milano e, siccome ha amici nel mondo dello spettacolo, è stato spesso accusato di aver voluto partecipare al programma solo per motivi di visibilità.

Ma vediamo meglio le sue sfumature attraverso i comportamenti che ha adottato durante la scelta della tronista andata in onda il 30 maggio 2018 su Canale 5.

Lorenzo Riccardi nella villa di Uomini e Donne

Come anticipato sopra, Lorenzo Riccardi è il corteggiatore che ha spesso spiazzato la tronista Sara per il suo modo di fare poco chiaro, altalenante. Il ragazzo ha mostrato questo suo carattere durante il tempo trascorso in Studio a corteggiarla, ma soprattutto nel giorno trascorso nella villa di Uomini e donne. Infatti, all'interno dell'abitazione, dopo un primo momento in cui Lorenzo passa del tempo a chiacchierare spensierato abbracciato a Sara, succede che deve assistere tramite un monitor a ciò che lei fa con Luigi, l'altro contendente.

Osservando i due, all'inizio Lorenzo si dimostra annoiato, esprimendo battute in tal senso fino a desiderare di spegnere il collegamento video e fino a raggiungere la porta della sua stanza, aprirla e manifestare apertamente a parole il suo disappunto. La tronista invita Luigi, visibilmente scocciato per l'interruzione, a non ascoltarlo, definendolo 'quello là', e a pensare solo al loro momento insieme. Di seguito, Sara porta Luigi in vasca da bagno per trascorrere istanti più intimi e Lorenzo si ritrova costretto a guardare lei che chiede più volte all'altro di lasciarsi andare in un bacio, e così accade. A questo punto Lorenzo cambia personalità: dall'atteggiamento arrogante e sicuro di sé di prima passa a un modo di essere tenero, sofferente, fino ad arrivare a piangere e a credere di averla persa.

Il tutto riassunto nella frase: 'Non ce la faccio più'.

L'esterna in villa prosegue con Sara che raggiunge la stanza di Lorenzo ma lui è molto arrabbiato e intima la ragazza ad andarsene altrimenti potrebbe dare il peggio di sé. Lei tenta più volte di convincerlo a parlare ma invano, infatti alla ennesima richiesta di prendere il largo Sara decide di tornare in camera sua, dispiaciuta per averlo chiamato 'quello là'. Ma poi, alle due di notte, Sara chiede di parlare con lui il quale subito accetta. Sereni rispetto al giorno prima, cominciano a chiarire le loro posizioni mentre dalla propria stanza Luigi li osserva in video, ma a un certo punto l'altro chiede di chiudere il collegamento e così Lorenzo e Sara rimangono insieme più di un'ora senza che la futura scelta di Sara possa vedere cosa stessero facendo.

Giunge la mattina e i due corteggiatori ricevono il messaggio che Sara li aspetta in Studio.

Lorenzo Riccardi nel momento della scelta in Studio

Una volta sistemate le sedie rosse al centro dello Studio di Uomini e Donne, Lorenzo Riccardi è il primo a scendere le scale e appare tranquillo. Infatti, alla domanda della De Filippi se lui si sente la scelta egli risponde serenamente di no, ma quando vede il filmato dei momenti più belli tra Sara e Luigi alterna sorrisi a espressioni di amarezza e tristezza, fino ad agitare i piedi. Quando invece Lorenzo si trova davanti all'altro, torna il suo comportamento che molti vedono presuntuoso.

Giungono i minuti della scelta e Sara chiama proprio lui come primo a sedersi sulla sedia rossa.

Egli ascolta serio e in silenzio il discorso della tronista in cui dice che lui è stato il primo che ha notato per l'aspetto fisico, che tra loro però ci sono stati 'incidenti di percorso', che lui non l'ha ascoltata e per questi motivi la scelta non è lui. Subito dopo Lorenzo dice la sua, ovvero che secondo lui Sara non avrebbe scelto l'altro col cuore ma con la testa e velocemente saluta tutti e lascia il programma. Sara dice alla conduttrice che il suo modo di reagire al rifiuto è stato da 'signore'.