In Toscana è giunto il momento di un grande rinnovamento per quello che concerne le stazioni ferroviarie, che grazie ad un piano di riprogettazione avviato da Rete ferroviaria italiana con un significativo investimento di 85 milioni di euro, nei prossimi 2 anni potranno dire finalmente addio per sempre alle barriere architettoniche che per lungo tempo hanno reso difficoltosi gli spostamenti alle persone con disabilità.

Le stazioni, infatti, una volta che i lavori saranno portati a compimento, disporranno di marciapiedi con un'altezza maggiore per rendere più semplice accedere ai treni, sottopassaggi totalmente ristrutturati e sale d'attesa con arredi e colori che permetteranno a tutti di effettuare un'immediata identificazione del luogo, nonché nuovi ascensori e pensiline. E non basta, perché oltre ai bagni dotati di tornello con accesso regolamentato, verranno anche introdotti migliori sistemi audiovisivi volti a fornire le informazioni necessarie ai viaggiatori e un'illuminazione a led che permetterà al contempo un buon risparmio energetico e la percezione di un aumento del livello di sicurezza per tutti coloro che si spostano in orario notturno.

L'ambizioso progetto è stato avviato in realtà già lo scorso anno in 25 scali della regione, con un investimento di 50 milioni di euro. Si è deciso di proseguire, poi, occupandosi nel biennio 2017/2018 di ben 34 stazioni, secondo un programma che continuerà fino al 2020, coinvolgendo complessivamente ben 53 scali.

Dove si lavorerà tra il 2017 e il 2018

L'anno in corso è stato e sarà dedicato ai lavori a Carrara-Avenza, Lucca, Grosseto, Montecatini Terme e altre 17 stazioni, tra le quali svettano due delle tre principali del capoluogo toscano, ossia Santa Maria Novella e Campo di Marte. L'anno prossimo, poi, toccherà ad altre 13 stazioni, tra le quali sono presenti Forte dei Marmi, Livorno, Pietrasanta e Figline Valdarno.

Rete ferroviaria italiana ha anche intenzione di rendere utilizzabili ai negozianti gli spazi commerciali nelle stazioni in cui sono a disposizione, in modo da garantire a chi viaggia i servizi di base di cui si necessita. Insomma, senza dubbio siamo di fronte ad un progetto assolutamente degno di nota, che rappresenta un passo avanti verso la civiltà e l'inclusività e che si spera possa essere imitato anche in altre regioni, affinché nel tempo spostarsi non rappresenti più un'odissea per nessun cittadino del nostro Paese.