Il progresso scientifico e tecnologico ci ha portato ad invenzioni che, qualche anno fa, non avremmo potuto mai immaginare. Siamo stati in grado di andare nello spazio, siamo riusciti a connettere tutto il mondo ad internet, una rete dove chiunque può trovare quello che cerca con un paio di click, abbiamo portato tecnologie potenti come il computer dentro piccoli dispositivi di uso quotidiano che noi chiamiamo Smartphone, ed ora siamo in grado di creare intelligenze artificiali, anche se molto semplici rispetto a quelle che potremmo vedere in futuro.

Ian Pearson, un noto futurologo, ha pubblicato diversi libri dove parla dello stile di vita che avremo in futuro e di invenzioni incredibili che potremmo vedere entro il 2050; molte di queste sembreranno fantascientifiche, ma non bisogna scordare che, in passato, film "science fiction" come la famosa opera di Stanley Kubrick "2001 Odissea Nello Spazio", hanno predetto l'avvento di numerose tecnologie che noi oggi abbiamo effettivamente; in particolare Kubrick aveva messo nel suo film la stazione spaziale internazionale, tablet e HAL (un'intelligenza artificiale in stile Siri di iPhone).

Androidi intelligenti, coscienza ampliata e cervello artificiale

Una delle prime cose di cui parla Ian Pearson sono gli androidi, intelligenze artificiali in grado di apprendere dagli esseri umani e di comportarsi come questi (chissà se un giorno ne vedremo qualcuno con l'ultimo sistema Android o Windows). Non avremo più bisogno di cercare forme di vita aliene per trovare intelligenze superiori, infatti in futuro la robotica riuscirà a progettare robot di intelligenza pari o addirittura superiore a quella umana. Essi si integreranno senza problemi nella società, e potrebbero arrivare anche ad avere relazioni sentimentali con esseri umani.

Inoltre entro il 2050, dice il futurologo, saremo in grado di connettere il nostro cervello ad un computer, avendo libero accesso ad un'enorme quantità di informazioni che non possedevamo prima.

Ma non è tutto, infatti secondo Pearson entro 30 anni avremo una conoscenza tale che riusciremo persino a replicare un cervello umano.

Sogni condivisi e lenti a contatto digitali

Siamo già riusciti a ricavare immagini dal cervello di una persona mentre sogna, e, con l'affinamento delle tecniche utilizzate per questo genere di esperimenti, riusciremo un giorno a rivedere i nostri sogni su un monitor. Tuttavia tra non troppo tempo potremo fare molto di più; infatti, tramite l'uso di lenti a contatto digitali, che probabilmente faranno cadere in disuso smartphone e computer, riusciremo a decidere cosa sognare e ad invitare altre persone in un sogno, tutto questo mentre stiamo dormendo, rendendo così anche il sonno un'esperienza onirica incredibile.