L'estate 2015 è stata sicuramente segnata dalle imprese memorabili dei Foo Fighters, il gruppo musicale fondato da Dave Grohl, che sono diventati a più riprese virali in rete per una serie di iniziative. Tra le altre, ad esempio, la caduta del frontman dal palco di Goteborg che gli ha causato una frattura alla gamba non impedendogli di proseguire il concerto dopo essere stato ingessato, oppure l'interruzione di una manifestazione omofoba della "Westboro Baptist Church" a bordo di un pickup con tanto di cartelloni alla mano, o ancora la risposta ai mille di Cesena con la promessa andarci a suonare, oppure l'indimenticabile duetto di "My Hero" con un fan in lacrime durante una tappa del tour in Colorado.
Come ci si potrebbe aspettare la rete ha generato un mostro e la rete stessa ha risposto con ironia. Da qualche giorno, infatti, ha fatto capolino su Facebook la pagina "I Foo Fighters che fanno cose buone" nella quale vengono postate immagini parodistiche che propongono fantasiose quanto improbabili imprese benevoli del gruppo dell'ex Nirvana. L’idea è simile a quella della pagina "Matteo Renzi che fa cose": dal politico emergente che prende in mano le redini del governo ed è sempre in azione, si passa qui al gruppo che motiva un gattino demoralizzato cantando "Best of You", che incoraggia un uccellino a spiccare il volo intonando "Learn to fly", che solleva il morale a Paolo Brosio dopo lo scherzo della telefonata di Papa Francesco improvvisando "My Hero", che aiuta una famiglia di paperotti ad attraversare la strada bloccandola organizzando una jam session.
La pagina ha attirato l'attenzione di oltre 16mile persone iscritte al social blu già nelle prime 48 ore dalla sua creazione e al momento ne conta più di 22mila in costante crescita. Le condivisione ed i like sono innumerevoli, così come i commenti ed i suggerimenti. Il meccanismo della fan page è perfetto, ogni cosa storta può essere ora raddrizzata dalla bontà dei Foo Fighters. Le potenzialità dello schema comico sono pressoché infinite.
Chissà se Dave & Co. avranno visto questa pagina e si saranno fatti una grassa risata. A noi piace pensare di si.