Il pianeta alieno avvistato vicino Proxima Centauri, distante dalla Terra solo anni luce, è diventato l'argomento principale delle ricerche di molti scienziati. Il pianeta in questione è poco più massiccio della Terra e roccioso e potrebbe avere dell'acqua allo stato liquido sulla sua superficie, poiché le sue temperature lo consentono. Il pianeta è stato chiamato Proxima b dagli astronomi che l'hanno scoperto, durante la campagna Pale Red Dot condotta quest'anno.
La scoperta è stata annunciata durante una conferenza stampa a Garching, Monaco di Baviera.
Vita extraterrestre
Proxima b è il pianeta esterno al nostro Sistema Solare più vicino alla terra su cui si possono cercare tracce di vita aliena. Il pianeta ha una massa del 30% superiore a quella della Terra e si trova ad una distanza di circa 7 milioni di Km da Proxima Centauri, che è una piccola nana rossa. Proxima b è quindi vicinissimo alla sua stella, basti pensare che è più vicino di quanto non lo sia Mercurio con il Sole, ma siccome Proxima è molto più debole della nostra stella, la superficie del pianeta non risulta essere rovente come quella di Mercurio ma presenta delle temperature decisamente molto più mitigate.
Le condizioni climatiche sono tali da rendere Proxima b collocabile nella fascia di pianeti abitabili. Nonostante questo Proxima b non è proprio il sosia della terra perché il pianeta non ha le stesse condizioni di illuminazione del nostro e quindi non presenta delle stagioni vere e proprie.
Viaggi interstellari
Gli scienziati stanno già guardando Proxima b come la meta dei primi viaggi interstellari e sperano di trovare su di esso vita extraterrestre, con cui magari interagire. Date le particolari condizioni luminose c'è la probabilità che qualora il pianeta presenti delle forme di vita, siano molto diverse da come le intendiamo noi, poiché dovrebbero far fronte a delle radiazioni molto più forti di quelle del nostro Sole. Probabilmente gli abitanti di Proxima b hanno sviluppato biologicamente degli scudi che gli permettono di convivere con le radiazioni. Non ci resta che aspettare nuove notizie dagli scienziati.