Il Pescara a fine stagione dirà addio a due giocatori che erano arrivati per mettere esperienza e qualità all'interno della rosa e non ci sono riusciti: parliamo di Simone Pepe e Alberto Gilardino. Per i due si profila un destino diverso. L'ex Juve entrerà nei piani tecnici della società biancazzurra. Per Gila, invece, potrebbe esserci un'esperienza all'estero.
Pepe team manager
Quando manca una sola partita alla fine della stagione del Pescara, si può dire che l'apporto di Simone Pepe alla causa è stato nullo. Appena 3 presenze dall'inizio su 12 complessive per un totale di 391 minuti. Numerosi infortuni hanno bloccato l'ex Juventus che, né con Oddo, né con Zeman, è riuscito ad essere incisivo. A fine stagione, Pepe appenderà gli scarpini al chiodo. L'esterno non scenderà in campo a Firenze contro la Fiorentina, a causa dell'infortunio patito il 4 marzo. A partire dalle 22.45 del 28 maggio, la sua carriera di calciatore sarà comunque conclusa. Pepe entrerà nei quadri dirigenziali biancazzurri, ricoprendo il ruolo di team manager.
Farà dunque parte del nuovo organigramma che punterà, con Zeman, a creare una squadra competitiva e che riesca a far tornare a innamorare i tifosi.
Gilardino ancora violinista?
A differenza di Pepe, il futuro di Alberto Gilardino è tutto da scrivere. Quest'anno per Gila è stata un'annata maledetta. I primi sei mesi ad Empoli ha messo insieme 5 presenze da titolare e 14 complessive per un minutaggio di 593 minuti e zero gol. Peggio è andata a Pescara. Arrivato come il centravanti a lungo atteso, l'ex campione del mondo ha giocato titolare il 15 gennaio, nella sconfitta per 3-1 contro il Napoli, al San Paolo, e poi è sparito. Il suo minutaggio complessivo è stato di 101 minuti, ovvero, poco più di un match intero.
Il matrimonio tra l'ex campione del mondo e il Pescara non è mai decollato. Difficile credere che il centravanti accetti la serie B. Per lui si prospetta una nuova avventura, anche se è difficile dire dove.
In Cina ci è già stato e non si è trovato bene. In serie A, al momento, non ci sono stati abboccamenti. Una delle ipotesi è la Mls, ma è presto per parlarne. Rimane un dato che ne certifica la stagione orribile: a meno che non la butti dentro in quello che una volta era il suo stadio, Gilardino si appresta a concludere la prima stagione da professionista con zero reti all'attivo in campionato. Per uno che, in carriera, ha messo a segno 225 reti totali, si tratta di un autentico smacco.