Arriva la tanto attesa svolta per l’omicidio di Alfio Vittorio Molteni, l’architetto di 58 anni, ucciso a Carugo (Como), lo scorso 14 ottobre 2015.

I carabinieri di Como, coordinati dal sostituto Procuratore Pasquale Addesso, dopo lunghe indagini approfondite e dettagliate, hanno individuato coloro che sarebbero i presunti mandanti: la moglie Daniela Rho, donna di 46 anni, ed il suo commercialista Alberto Brivio, 49 anni, nato ad Inverigo, amante inoltre della donna.

Entrambi gli amanti sono stati accusati di “concorso in omicidio”. Nei mesi precedenti, erano state indagate ed arrestate 10 persone, tra cui i due amanti, presunti esecutori materiali.

Il movente degli atti intimidatori e dell'omicidio

Secondo gli inquirenti, la motivazione dell’atto intimidatorio e dell’omicidio sarebbe riconducibile alla separazione richiesta dalla vittima alla moglie, ed alla questione riguardante l’affidamento delle figlie minorenni; infatti, nei mesi precedenti all’omicidio, Daniela Rho avrebbe raccontato che il marito” frequentava persone pericolose, poco raccomandabili” per far sì che il tribunale di Como gli negasse di vedere le figlie minorenni.

Il Procuratore della città di Como, Nicola Piacente, spiega che le indagini erano partite sin dal primo atto intimidatorio, e ogni dettaglio è stato analizzato nei minimi particolari per poter ricostruire completamente la vicenda: ”Una volta identificati gli autori dell’omicidio, ci si concentrava a trovare un movente reale; le certezze le abbiamo quando sono stati acquisiti gli atti del procedimento civile tra Alfio Molteni e Daniela Rho. A quel punto, semplicemente riordinando le date si è potuta svelare la continuità degli atti intimidatori che hanno preceduto l’omicidio“. Ad incastrare la donna, oltre le prove analizzate in precedenza, ci sarebbe anche un’intercettazione telefonica, dove Daniela Rho dice alla madre: “Sono vedova, sono a posto, se vado a fare il corso per fidanzati posso sposarmi in Chiesa”. Per ulteriori aggiornamenti cliccate Segui in alto a destra.