Nella puntata di Domenica scorsa de "Le Iene" l'inviato Luigi Pelazza si è recato in Bosnia, nei pressi di Sarajevo, per mostrare quanto sia facile entrare in contatto con trafficantie procurarsi armi da guerra, disponibili a prezzi molto accessibili. La iena ha finto di essere seriamente interessato a trafficare armi verso l'Europa, e ha condotto trattative che avrebbe potuto concludere in qualsiasi momento, se realmente avesse voluto comprare armi. Inoltre i trafficanti gli avrebbero fornito assistenza per occultare le armi in auto eper organizzare il trasporto, con precisi suggerimenti in merito alle frontiere da attraversare.
Trafficanti di armi capaci di reperirne anche ingenti quantità e con una semplicità disarmante, che dimostrano di sapersi muovere e di essere pronti a fare affari con chiunque. Il venditore rivela a Pelazza di averne vendute molte, a persone di varie le nazionalità, molti dei quali residenti in Olanda.Pelazza ha infine oltrepassato le frontiere per entrare nel territorio dell'UE e l'ha monitorata per mezza giornata con delle telecamere, mostrando come i controlli - almeno quel giorno - fossero praticamente inesistenti. Un servizio che su Facebook ha ottenuto centinaia di commenti e di condivisioni e suscitando un certo sconcerto, visto che in tempi di allerta terrorismo ci si aspetterebbe controlli rigorosi alle frontiere extra Ue.
Acquistare armi dai trafficanti a prezzi molto bassi
Mentre un kalashnikov sul mercato europeo ha un valore di 2.500-3.000 euro, in Bosnia è possibile acquistarli per cifre nell'ordine delle poche centinaia di euro. Nel servizio delle Iene il trafficante propone vari modelli, tra cui un mitragliatore dotato di silenziatore, in vendita per 250-300 euro.
L'inviato delle Iene riesce a comprare anche un fucile da cecchino ad un prezzo di 75 euro, mentre le bombe a mano - quelle classiche fatte a forma di piccole ananas - poteva acquistarle a 10 euro l'una, un prezzo simile a quello dei giochi pirotecnici.
I balcani ed il pericolo del terrorismo
Il alcune zone dell'ex Iugoslavia ci sono notoriamentesacche di fondamentalismo islamico, e persino centri di addestramento per jihadisti.
Dai Balcani sono partiti per la Siria numerosi foreign fighters, che si sono uniti alle milizie dell'Isis, ed il fatto che nella zona il traffico di armi sia molto diffuso lascia presumere che i balcani possano essere o diventare l'armeria del terrorismo in Europa. Anche perché stando a quanto raccontano i trafficanti ed a quanto documentato dalla Iena alle frontiere che introducono in Europa e dunque nell'area Shengen della libera circolazione, sembrano esserci scarsi controlli. Una situazione ben conosciuta ai trafficanti, che sembrano conoscere i punti deboli del sistema e quali sono le frontiere meno controllate.