A trieste il vertice dei Balcani occidentali. Si tratta del quarto appuntamento - il primo risale al 2014 - per la stabilizzazione della regione in questione e il graduale processo d'integrazione a livello europeo. Complessivamente sei i Paesi dell'area dei Balcani occidentali che partecipano all'iniziativa: Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo, Montenegro, Macedonia e Albania, insieme a diversi Stati dell'Ue, Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia, Croazia e al Regno Unito.

Ci sono anche la Commissione, l'alto rappresentante dell'Unione europea e il Consiglio di Cooperazione regionale.

Il vertice

Si tratta di un vertice articolato. Tre le sessioni di lavoro previste con capi di Stato e di Governo, ministri degli Esteri e titolari dei dicasteri dello Sviluppo economico. In programma una riunione plenaria e quattro incontri con il mondo delle imprese, quello dei giovani e la società civile. Spazio anche a focus di una certa rilevanza, inerenti temi che vanno dall'ampliamento della rete delle infrastrutture nel territorio, e al collegamento con quella europea, al sostegno alla politica energetica.

Attenzioni puntate, inoltre, su crescita delle piccole e medie imprese, sull'innovazione, sullo sviluppo e sul mercato comune.

Il forum

Un "Business forum" è stato organizzato dalla Presidenza italiana per la collaborazione, sul piano economico, tra le imprese del nostro Paese e quelle dei Balcani occidentali, anche per promuovere la conoscenza dei progetti e, soprattutto, degli strumenti finanziari nella regione. Un evento - curato da Ice, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, e Confindustria - che si propone come un'importante occasione per lo scambio di esperienze tra operatori economici e istituzioni. L'agenda degli interventi: apertura con il ministro Angelino Alfano, poi Johannes Hahn, commissario europeo, i ministri economici dei Paesi dei Balcani occidentali, e Michele Scannavini, massimo responsabile dell'Ice.

Successivamente quattro panel settoriali riguardanti strumenti finanziari, per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, infrastrutture, ambiente, energia e innovazione. La sessione finale si concluderà con il discorso del ministro Carlo Calenda. Durante le attività pomeridiane un massiccio numero di incontri "B2B", Business to business, e "B2G", Business to government: in prima linea operatori italiani e dei Paesi balcanici.

Interventi dei ministri dell'Industria

Con la colazione di lavoro, apertura della riunione dei ministri dell'Industria sui temi relativi allo sviluppo economico, agli investimenti e alla connettività, con la partecipazione dei ministri dell'Ue e dei Balcani, nonché dei rappresentanti di Bei, la Banca europea per gli investimenti, Bers, Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa e Banca mondiale, istituzioni finanziarie di carattere internazionale.

Per 'una scelta europea irreversibile'

L'attenzione generale è rivolta a questo summit, dopo quelli di Berlino, Vienna e Parigi. L'ennesima tappa di un processo avviato dalla cancelliera Angela Merkel. In un periodo di sfide globali, la porta dell'Europa è aperta ai Paesi che condividono gli stessi valori, ai quali si chiede un impegno concreto nel consolidamento delle istituzioni democratiche, nello sviluppo di economie concorrenziali, superando recriminazioni e divisioni. Agli stessi Paesi si chiede anche quella che è stata definita, da più parti, "una scelta europea irreversibile". Il dialogo e la riconciliazione rappresentano, in tale contesto, l'unica chiave di volta per continuare a guardare con un crescente ottimismo al futuro. Si attendono nuovi progetti infrastrutturali per un impegno finanziario di circa mezzo miliardo di euro, in un mercato di venti milioni di persone.