"Strategico" e "irrinunciabile". L'asse Italia-Libia secondo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è "fondamentale" per i due Paesi. Il titolare del Viminale ha sottolineato - nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri - l'importanza della grande intesa tra le due realtà dopo un colloquio con Ahmed Maitig, vice presidente del Consiglio presidenziale della Libia, su un tema che interessa tutta l'Europa e non solo: la lotta all'immigrazione clandestina e al terrorismo. Si è parlato anche della fine dell'embargo per la Libia. L'Italia metterà a disposizione i mezzi per il pattugliamento.
Già dodici le motovedette consegnate, ma sono solo "l'inizio di un percorso". Prossimamente saranno fornite altre diciassette motovedette. Assicurato anche l'addestramento. Si punterà, inoltre, al miglioramento della qualità della permanenza nei centri e al reperimento delle risorse da destinare ai rimpatri volontari. Su questo fronte, in particolare, Salvini ha annunciato che sono stati recuperati oltre 40 milioni di euro, già destinati a progetti finalizzati all'integrazione, evidenziando la trasformazione dell'obiettivo originario in un investimento mirato alla sicurezza.
Aspettando 'White Paper'
Ahmed Maitig ha spiegato che la Libia non è nelle condizioni di acquistare i mezzi utili alle guardie costiere per effettuare il pattugliamento invocato da più parti.
Ciò a causa dell'embargo. Stesso discorso per tutto ciò che occorre alla polizia per la sicurezza del territorio. Il vice presidente libico ha ringraziato l'Italia per il notevole sostegno, annunciando che a breve si terrà a Tripoli una conferenza sul fenomeno dell'immigrazione clandestina, considerato che "Italia e Libia sono i Paesi più danneggiati".
Auspicato da Maitg l'avvio di "White Paper", progetto riguardante il finanziamento di 380 milioni di euro per garantire i mezzi indispensabili per operare in questo contesto.
Verso il vertice di Innsbruck
Intanto, Salvini pensa già all'incontro con Horst Seehofer, ministro dell'Interno della Germania, mercoledì 11, e al vertice del giorno successivo con i colleghi di tutti i Paesi dell'Unione europea previsto a Innsbruck, capoluogo del Tirolo, regione occidentale dell'Austria.
Salvini intende raggiungere un accordo sull'immigrazione tra Italia e Germania, ponendo comunque il punto degli aiuti alla Libia fra le priorità. Non solo, il ministro dell'Interno italiano ha parlato anche d'imminenti incontri con i rappresentanti di diversi Paesi nordafricani nel volgere di poche settimane.
La circolare ai prefetti
Soffermandosi sulla circolare inviata ai prefetti sulle Commissioni asilo, Salvini ha tenuto a precisare di aver "chiesto il rispetto della legge", relativamente alla concessione della "protezione umanitaria", riservata soltanto "a casi" definiti "eccezionali". Il ministro ha aggiunto che le donne in gravidanza e i bambini, a prescindere che siano in fuga da una guerra, se sono nel nostro Paese "rimangono", ma "l'esercito degli immigrati clandestini non può essere messo sullo stesso piano".
Nella stessa circolare si fa riferimento alle 136 mila richieste di protezione internazionale: numero con andamento crescente, se si considera che l'anno scorso sono state avanzate poco più di 130 mila istanze di asilo, superiori ai 119 mila migranti sbarcati sulle coste italiane. "La rilevante consistenza dei dati", si legge nel documento, "impone un'attenta azione riorganizzativa oltre a un'analisi prospettica della complessiva attività di valutazione delle domande di asilo".