I ritardi nella pubblicazione dei bandi per il concorso scuola 2016 sta tenendo con il fiato sospeso circa 200mila docenti precari; mentre si cerca di portare avanti la battaglia per l’inserimento in GaE e contro il concorso con sindacati e associazioni, la strada che sembra essere più percorribile è quella dei ricorsi e dei contenziosi. È giunta, infatti, una notizia nei giorni scorsi che potrebbe segnare un altro passo in avanti verso l’inserimento a pieno titolo in GaE da parte dei docenti precari: il Tribunale del Lavoro di Tivoli (con l’ordinanza ex art 700 cpc, prodotta il 9 febbraio 2016) ha accolto il ricorso per l’inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento per un insegnanti diplomato mediante diploma magistrale.
La notizia è stata diffusa dall’avv. Sirio Solidoro, che sta portando avanti ricorsi individuali e collettivi da quasi tre anni.
I precedenti sugli inserimenti in GaE e sui ricorsi dei precari
La situazione dei contenziosi per l’inserimento in GaE dei docenti precari è molto complessa. La ‘vittoria’ riportata dall’avv. Solidoro riguarda infatti il Giudice del Lavoro di Tivoli, il che vuol dire che si tratta di un ricorso individuale e che individualmente il giudice si è espresso in questa direzione: significa che, in assenza di giurisprudenza in materia, i giudici possono valutare in maniera differente e si potrebbe creare la situazione per cui alcuni insegnanti vengono accolti in GaE mentre altri no.
Il vero precedente resta quello della bocciatura del Consiglio di Stato che, di fatto, ha dato ragione al Miur e non ha aperto le Graduatorie ad Esaurimento per i docenti abilitati. Da un lato, dunque, ci sono i Giudici del Lavoro, le cui ordinanze sono individuali e che rischiano di creare disparità di trattamento, dall’altro c’è il Consiglio di Stato che ha bocciato le pretese dei precari. Sia l’Anief che l’avv. Solidoro sottolineano come l’ultima mossa da farsi sia alla Corte Europea.
Quando si svolgerà il concorso scuola 2016?
Nel frattempo, i precari restano ancora in sospeso per quanto riguarda il concorso scuola 2016: promesso entro il 1° dicembre 2015, si è giunti oramai alla metà di febbraio e la data della possibile emanazione non è stata ancora resa nota.
I dubbi del Miur sono ancora molti e il pericolo è proprio che arrivino ricorsi e contenziosi su tutta una serie di questioni, su tutte l’esclusione dei semplici laureati dalle procedure concorsuali. L’Anief starebbe già organizzando un ricorso collettivo per permettere ai non abilitati la partecipazione con riserva da sciogliere. Intanto, i ritardi si accumulano e preoccupa soprattutto la tempistica: 200mila docenti precari si giocheranno il proprio futuro con poco più di un mese per prepararsi, dal momento che la certezza assoluta sulla tipologia delle prove non c’è ancora. Per aggiornamenti sul concorso e i ricorsi, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.