Il nodo del concorso Scuola 2016 e le irrazionalità che sindacati e associazioni hanno sottolineato più volte congiuntamente all'idea che la legge 107 del 2015 (la riforma della scuola) contenga importanti profili di incostituzionalità ha portato a una doppia proposta: da un lato, infatti, si è insediato il comitato per la promozione del referendum abrogativo della legge, soprattutto per quanto riguarda alcuni elementi particolarmente critici; dall'altro, proseguono le battaglie per la salvaguardia di coloro che non vinceranno il concorso scuola con la richiesta esplicita di un piano assunzionale in più anni che tuteli una classe docente preparata, con esperienza e già ampiamente selezionata.
Novità referendum abrogativo legge 107/2015
Il referendum abrogativo della legge di riforma della scuola vorrebbe dare avvio ad una stagione di referendum sociali su tutte le riforme compiute dal governo Renzi. Il Comitato promotore ha fatto sapere che la raccolta delle firme inizierà nel mese di aprile e che i quattro quesiti che riguardano la scuola saranno depositati in Cassazione in questa settimana. Ad appoggiare l'opzione referendaria sono molte associazioni di insegnanti e genitori che hanno raccolto il sostegno logistico delle maggiori forze sindacali che hanno dalla loro la capacità organizzativa e la presenza sul territorio.
I quesiti referendari, come già accennato, sono quattro e riguardano:
- il nodo dello 'School Bonus': si chiederà l'abrogazione del beneficio per le scuole private, le quali potrebbero sfruttare tali meccanismi per pagare meno tasse su una parte delle rette ricevute
- il preside-padrone: si chiederà l'abrogazione della 'chiamata diretta'
- la cosiddetta 'alternanza scuola-lavoro': si chiederà l'abrogazione dell'obbligo delle 200 ore nei licei e delle 400 ore negli istituti tecnico-professionali
- la valutazione del 'merito' da parte del preside-manager: si chiederà l'abrogazione in vista del ripristino delle funzioni che precedentemente erano affidate al Comitato di Valutazione
Piano assunzionale e concorso scuola 2016
Domenico Pantaleo della FLC-CGIL ha emanato un comunicato all'interno del quale si sottolineano tutte le contraddizioni del concorso scuola 2016: fermo restando che la dinamica concorsuale è quella preferibile per l'ingresso nella Pubblica Amministrazione, questo concorso della scuola porterà semplicemente ad un licenziamento di massa, in quanto soltanto poco più di 63mila docenti potranno accedere al ruolo, mentre per gli altri non è prevista alcuna salvaguardia.
Pantaleo ha inoltre sottolineato come il Miur si sia sempre rifiutato di aprire un tavolo di confronto e che la CGIL ha intenzione di continuare la sua battaglia soprattutto su un punto: la necessità di istituire un piano di assunzioni pluriennale per coloro che sono stati abilitati tramite procedure volute dal Ministero e che hanno diritto all'immissione in ruolo. Per approfondimenti e per l'evoluzione dei processi referendari, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.