Orlando firma il decreto per la selezione di 320 Nuovi Magistrati. È stata apposta proprio ieri dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando la firma al decreto che darà il via alla procedure per la selezione di 320 Nuovi Magistrati. Circolavano ormai da giorni varie indiscrezioni circa un rinvio, fortunatamente la buona notizia per gli aspiranti giudici è stata confermata dallo stesso sito web istituzionale del Ministero della giustizia che annunciava la firma al decreto del guardiasigilli.

Da una attenta analisi quest'anno saranno quindi 40 in meno i posti messi a bando rispetto al precedente concorso dove la selezione era stata stabilita per 360 Magistrati, continua quindi il trend al ribasso cosi come si era registrato mesi fa per il concorso di assistenti giudiziari, passati anche essi da una importante riduzione da 1.000 a 800.

Proprio lo stesso Andrea Orlando finito nell'agone politico nei mesi scorsi in occasione della discesa in campo per la corsa alla Segreteria del Partito Democratico persa in maniera netta a favore di Matteo Renzi scrive " Si tratta di un bando che riveste un'importanza particolare, perché da molti anni viene a ripristinarsi la cadenza dei due concorsi l'anno".

Continua quindi l'impegno politico di uno dei Ministeri più importanti del nostro Governo, da qui a settembre infatti sarà un lungo rush e una lunga corsa per l'approvazione dei vari piani e decreti che la giustizia Italiana attende da tempo, provvedimenti spesso ritardati a causa dei difficili, tribolati equilibri politici che il panorama politico Italiano offre.

Le selezioni nel 2018

Intanto le prove scritte per il precedente concorso bandito nell'ottobre del 2016 si svolgeranno a luglio, invece per le prove delle nuove selezioni si dovranno aspettare presumibilmente i primi mesi del 2018. Il magistrato rappresenta per eccellenza la figura giudiziaria più prestigiosa ed importante, per questo sono sempre tanti gli aspiranti, tanti i sognatori, tanti studenti universitari che sognano l'entrata e la carriera in magistratura al servizio del nostro Stato, ma tanto più grande è un sogno tanto più difficile è la corsa per realizzarlo.

Infatti le prove sono molto complesse dure e selettive, per questo serve tanta preparazione, tanta dedizione e perché no anche una buona dose di fortuna, Auguriamo pertanto un in bocca al lupo a tutti gli aspiranti giudici.