È da anni oramai che si vocifera a riguardo di una possibile aggiunta del tasto "non mi piace" a Facebook. Gli utenti lo chiedevano, Mark Zuckemberg (il creatore di Facebook, ndr) prometteva aggiornamenti e i media si davano battaglia ad ogni nuova parola che potesse far intendere l'aggiunta del suddetto tasto al noto social network. 

Facebook in continua evoluzione

Facebook è una realtà in continua evoluzione.

Sin dalla sua nascita ha infatti provato a migliorarsi, adattandosi alle nuove esigenze degli utenti giorno per giorno. Dalle foto profilo statiche alle dinamiche, dalla versione mobile scattosa all'applicazione dedicata o, meno recente, dal profilo monotono alla foto di copertina unita ad un diario catalogato come memoria indelebile nel vostro portafoglio multimediale online (ovvero i vostri stati).

Reactions, da domani 7 emoticon 

Ora che Facebook si è scontrato con un nuovo ostacolo, si è posta la domanda a riguardo dei nuovi tasti che testimoniano emozioni differenti oltre al "mi piace". Il suddetto è infatti riduttivo e già Zuckemberg aveva specificato quanto fosse poco opportuno commentare con un "mi piace" un post che parlava della morte di un caro o di un evento spiacevole che si voleva comunque condividere con il proprio piccolo Mondo virtuale. 

Per questo e altre nasce Facebook Reactions, una novità che gli utenti Facebook immaginano da tempo ma che solo adesso - nel 2015 - vedrà la luce in beta test in Spagna e Irlanda.

Questa permette di selezionare non una ma ben sette emozioni diverse in base a delle icone: il classico mi piace, il cuore, una faccina che ride, una che piange, una emoticon che sbadiglia e, infine, quella arrabbiata (la cosa più simile al non mi piace che è stata implementata).

Qui un video per vedere la novità in azione:

È boom sui social: Facebook Reactions anche in Italia?

Come precedentemente annunciato, Facebook Reactions è per ora soltanto una beta, che non sarà tuttavia disponibile in Italia. Tuttavia, la notizia scritta da Repubblica ha ricevuto oltre 11 mila condivisioni sul social stesso e diverse considerazioni sui suoi avversari. Questo fa pensare che la notizia è realmente sentita dalla maggioranza della community e che, di conseguenza, possiamo aspettarci questa nuova "rivoluzione internettiana" anche in Italia.