Sembrano assumere concretezza le voci secondo le quali Amazon starebbe intensificando il suo impegno nel settore della pay-tv in streaming: la società di Jeff Bezos sarebbe in trattativa negli Stati Uniti con alcune delle più importanti emittenti televisive americane tra le quali Nbc Universal, Cbs e Comcast con l'obbiettivo principale di offrire la trasmissione in diretta dei programmi offerti da queste emittenti.

Tale progetto rientra, senza ombra di dubbio, nel tentativo di rivaleggiare con Apple: la società di Steve Jobs, che sembra stia lavorando ad un progetto quasi identico, è infatti in contatto con alcune emittenti americane.

Un altro obbiettivo che Amazon vuole probabilmente raggiungere attraverso questa mossa è attenuare la forte concorrenza con un altro rivale, Netflix.

Netflix dovrebbe sbarcare in Italia nella seconda metà di ottobre

I big dell'azienda sono molto sicuri del loro progetto, della sua unicità e non sembrano minimamente preoccupati di probabili avversari. Loro affermano, infatti, di essere gli avversari di se stessi nella capacità di convincere il pubblico. Il poster della campagna pubblicitaria, scelta per promuovere Netflix, è un inno all'unità ed alla stabilità della famiglia: una mossa davvero giusta e sociologicamente studiata nel dettaglio dati i tempi precari in questo ambito. Chiunque, con Netflix, rimane a casa tranquillo a guardare la televisione senza sentire il desiderio di uscire per evadere, perché la vera evasione può essere esperita a casa nel più totale relax.

L'offerta è accattivante: vengono proposte serie prodotte da Netflix da scegliere consultando un ricco catalogo. La cosa davvero innovativa e molto interessante consiste nel fatto che non esiste nessun abbonamento permanente, ci si deve solo attivare via internet ed il primo mese di prova è gratis.

Molti sono i segnali che confermano le ultime indiscrezioni sul futuro di Amazon nel campo della pay tv in streaming

Tra i tanti indizi il recente acquisto di Elemental Technologies, società operante nel campo delle piattaforme streaming live e, non meno importante, la cancellazione dalla piattaforma della possibilità di acquistare dispositivi di proprietà dei concorrenti come Chromecast di Google e Apple tv.

Non si tratta sicuramente di una notizia che stupisce: anticipazioni di questo progetto iniziarono a circolare nel 2014 sulle pagine del Wall Street Journal.