Come tutti sappiamo, Pokemon GO è ufficialmente diventato il fenomeno del momento: l'app, disponibile ormai da poco più di mezzo mese, è stata scaricata da oltre 50 milioni di persone, divenendo dunque il fenomeno più grande relativo alle applicazioni per dispositivi mobili. Ma il nuovo aggiornamento di Pokemon GO a quanto pare ha portato non pochi malumori tra gli utenti della famosissima applicazione, spingendo tantissimi utenti a richiedere il completo rimborso dei loro acquisti in-app.
Ma quale sarà il famoso motivo?
Pokemon GO: Il bug delle impronte è il problema
Come sappiamo, fin dalla nascita dell'applicazione è sempre stato presente un semplicissimo sistema di impronte che consentiva all'utente di comprendere a quale distanza si trovava il Pokemon che voleva catturare; ogni impronta indicava una distanza pari a 50 metri nel mondo reale (fino ad un massimo di 3 impronte). Recentemente però c'è stato un bug relativo alle impronte (praticamente dalla pubblicazione dell'applicazione) il quale permetteva la visualizzazione solamente delle tre impronte contemporaneamente (quindi solo il numero massimo), ma Niantic, invece di risolvere il problema, ha deciso di rimuovere completamente le icone modificando di fatto tutto la strategia inerente al gioco. Proprio per questo infatti, la maggior parte degli utenti che avevano effettuato gli acquisti in-app hanno chiesto il rimborso visto che questa modifica avrebbe completamente tolto un'importante meccanica del gioco rendendo molto più complessa la cattura di tutti i Pokemon.
Gli app-store hanno ovviamente accolto la maggior parte delle richieste visto che l'app è eccessivamente stata modificata.
Ma questo aggiornamento di Pokemon GO ha portato solo danni?
Fortunatamente no, visto che un altro delle importanti migliorie delle applicazioni punta alla giustizia che viene data agli utenti. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Fino ad oggi, gli utenti di Pokemon GO potevano scaricare delle applicazioni di terze parti ottenendo funzionalità aggiuntive, come per esempio quella di sapere dove era possibile catturare un Pokemon specifico; ebbene, Niantic avrebbe reso impossibile per le applicazioni di terze parti la possibilità di prelevare questa tipologia di dati dai server dell'applicazione, facendo così terminare i giochetti dei furbetti che ora dovranno astenersi da questo e da altri trucchi.