Innovazioni tecnologiche richiedono una certa ottimizzazione dei tempi. Grazie ad un minerale sarà possibile aumentare nei prossimi anni la velocità della connessione internet. Si tratta della perovskite che renderà la connessione internet mille volte più veloce rispetto a oggi. Questo è possibile proprio perchè questo minerale permette di "operare nello spettro dei terahertz" invece che in quello dei gigahertz".

La radiazione terahertz è una radiazione elettromagnetica che opera nel campo delle onde radio submillimetriche (raggi T, onde T); nonostante questo viene esclusa dal campo delle telecomunicazioni internazionali a causa delle sue frequenze che vengono assorbite dall'atmosfera.

Che cos'è la Perovskite

Il minerale in grado di velocizzare la rete si chiama Perovskite, ed è stato rinvenuto per la prima volta sui Monti Urali in Russia nel 1839. Si tratta di un minerale che prende il nome da Lev Perovskiy (ex Ministro della Corte imperiale russa), che è stato riconosciuto come il più grande collezionista di minerali.

La Perovskite è un cristallo opaco dalla forma cubica, che presenta elementi di ossido di carbonio e di titanio. Ha la capacità di assorbire luce, per questo viene spesso sostituito al silicio.

La ricerca sul minerale

Secondo lo studio effettuato da alcuni ricercatori dell'Università dello Utah, questo minerale porterà ad un cambiamento innovativo nelle tecnologie. Infatti la sua compatibilità ai terahertz permetterà di velocizzare notevolmente la connessione internet. Si tratta però di uno sviluppo che richiede ancora molte sperimentazioni, dato che ci vorranno almeno 10 anni prima che questo materiale venga utilizzato per fini commerciali. Fino adesso però i progressi sono stati positivi. I ricercatori russi sono riusciti a inserire alcune parti del minerale in un semiconduttore fatto di silicio, al fine di modulare le onde risultanti che si muovono su frequenza di terahertz.

Questa connessione con il silicio deriva da una proprietà tipica del minerale. Infatti la Perovskite è un ottimo conduttore, con una grande capacità di assorbire la luce, tanto da poter essere sostituito al silicio. In soli pochi anni le celle solari testate con la perovskite sono giunte al 22% di efficienza, per cui si prospettano risultati positivi nei prossimi anni. L'utilizzo di questo minerale non è precluso da difetti. Infatti il minerale contiene anche piccole quantità di piombo, che possono risultare tossiche.