Carabinieri a Scuola, un luogo dove le forze dell'ordine non dovrebbero mai entrare, ma non perchè non autorizzate: eppure i controlli che sono stati effettuati, negli ultimi giorni, in alcuni istituti scolastici emiliani, si sarebbero resi necessari per reprimere lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti

Ultime news scuola, mercoledì 9 marzo 2016: blitz antidroga Carabinieri

Il fatto è che i 'blitz' dei Carabinieri, con il prezioso ausilio dei cani anti droga, sono diventati oggetto di polemiche, seppur questi interventi siano a scopo preventivo e concordati con i dirigenti scolastici e i docenti, così come è stato precisato dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, Antonino Buda.

Sono i docenti stessi ad aver preso a cuore il problema e molti genitori si sono schierati a favore. Il fatto è che gli interventi delle forze dell'ordine nelle scuole non piacciono a tutti, così come ha dichiarato il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini.

'Qualche genitore ha reagito in maniera sconcertante di fronte al legittimo intervento dei Carabinieri - ha dichiarato Giovannini all'agenzia Ansa. Il coordinatore del gruppo 'Criminalità comune' si è posto anche una domanda retorica: 'Non è forse giusto tutelare i diritti di chi non vuole che negli istituti scolastici circolino sostanze stupefacenti?' 

PM Giovannini: 'Reazione di alcuni genitori è sconcertante'

Il procuratore aggiunto di Bologna si riferisce, probabilmente, anche ai 'pedinamenti' effettuati dal collettivo Cua nei confronti delle guardie giurate che si occupano della sorveglianza degli uffici dell'Università di Bologna.

Proprio Giovannini aveva stigmatizzato questo comportamento che impedisce a dei lavoratori di svolgere il proprio compito.' Le guardie giurate sono state incaricate di sorvegliare gli uffici dell'Ateneo che sono stati oggetto di piccoli furti ed altri episodi di microcriminalità.

Giovannini, legando gli episodi dell'Università ai blitz antidroga dei Carabinieri, ha parlato di 'arcaico convincimento ideologico' che le scuole debbano, per forza, godere di una sorta di extraterritorialità', come se gli istituti scolastici debbano essere considerati 'off limits'.