L'atto II dei quarti di finale si è concluso. Sorprese come negli ottavi stavolta non ce ne sono stati, infatti passano Real (con critiche) Atletico, Monaco e Juventus.

Le semifinaliste

Real Madrid: qualificazione criticatissima per gli uomini di Zinedine Zidane per via degli "orrori" arbitrali nella partita di ritorno che sono costati, senza mezzi termini, l'eliminazione del Bayern Monaco.

I madridisti però non sono qui per caso visto che gli aiuti/errori sono capitati solo in questa partita, che va bene hanno rischiato l'eliminazione, ma una formazione che può contare su pilastri come Ramos in difesa, Modric/isco/CR7 e altri in mediana e Benzema con riserva Morata in attacco, accettano gli aiuti ma di certo non hanno bisogno di chiederli. Questa squadra ha indubbiamente una mentalità europea ma con delle sfaccettature italiane visto che Zidane è stato vicino ad Ancelotti nell'anno della Decima e sicuramente qualche segreto l'avrà pure rubato. Tutto sommato quindi la squadra è impostata per offendere/dare spettacolo come da tradizione spagnola, ma l'esperienza italiana di Zidane sicuramente sarà utile in caso di bisogno.

Quindi chiunque ci giochi contro, occhio che è sempre il Real Madrid.

Atletico Madrid: l'altra squadra di Madrid nei quarti ha dovuto affrontare la squadra di "Jekyll e Haid" ovvero il Leicester, formazione quella inglese che al primo anno di Premier è riuscita a centrare il titolo grazie al romano di Testaccio Claudio Ranieri. Soprannominate Foxes, gli inglesi hanno disputato una strana stagione lottando addirittura per non retrocedere in campionato, mentre in Champions diventavano imprevedibili. Ma questo andamento ha condotto la dirigenza all'incredibile se non immeritato esonero di Ranieri il quale secondo alcuni ha subito una sorta di ammutinamento all'interno dello spogliatoio. Per questa imprevedibilità era una mina vagante ma il Cholo Simeone, allenatore degli spagnoli, ha saputo gestire questa bestia a due teste con due risultati molto utili (1-0, 1-1).

Chi affronterà l'Atletico e il suo cholismo dovrà sudare tanto perché nonostante i maggiori esperti di calcio chiedano spettacolo sul rettangolo verde, al loro mister non interessa infatti il suo gioco consiste nel non far giocare l'avversario fregandosene della forma ma volendo solamente la sostanza, e i risultati gli stanno dando ragione. Il prossimo avversario quindi dovrà munirsi di pazienza per vincere questa partita a scacchi contro il Cholo.

Monaco: i francesi sono la vera rivelazione del torneo vista anche la costanza di risultati ottenuta in questa stagione. Risultati ottenuti soprattutto per l’esplosione del giovane attaccante Mbappe, che per movenze e tecnica è stato nominato come il “nuovo Henry”.

Dai suoi piedi infatti sono nate le maggiori occasioni convertite poi in gol per assist e conclusioni personali, un giovane su cui mezza Europa ha messo gli occhi e sicuramente vedremo club fare follie pur di averlo. Quest’attaccante è riuscito a ritagliarsi uno spazio da titolare senza mollarlo più e il suo mister non può che esserne felice. I francesi hanno buttato fuori ai quarti il Dortmund il quale all’andata ha dovuto subire un attacco al proprio pullman mediante una bomba-carta che ha ferito il difensore ex Barcellona Bartra. Match di andata quindi affrontato non solo il giorno dopo ma sicuramente con uno spirito che di sereno aveva ben poco. C’è da dire comunque che sia all’andata che al ritorno Mbappe e compagni sono stati padroni del campo con due partite che hanno offerto gol e spettacolo.

Monaco quindi che punta sulla spensieratezza per questa semifinale, consapevole però che avranno molto da dire.

Juventus: ed infine, ma non certo per minor importanza, abbiamo i bianconeri di mister Allegri, arrivato a giocare la sua seconda semifinale in tre anni d’incarico. Juventus che, dopo le due belle partite contro il Barca, arriva a questi sorteggi con la mentalità di chi sa che in campo internazionale può finalmente tornare a dire la sua dopo anni in cui il calcio italiano ha subito gli spagnoli prima, unica eccezione il Triplete dell’Inter di Mourinho, e le inglesi dopo con United e Chelsea su tutte pronte ad asfaltare le speranze di chiunque provasse ad affrontarle a viso aperto usando poca tattica e più tecnica.

Quindi convinzione nei propri mezzi ed organizzazione di gioco, grazie alla capacità del tecnico di analizzare la partita prima e durante lo svolgimento, porteranno la compagine italiana a giocarsela con chiunque per potersi poi dirigere verso quello stadio, di Cardiff, che vedrà affrontarsi le due migliori del torneo.

Che dire, le premesse per due partite sicuramente spettacolari ci sono, non ci resta che attendere gli accoppiamenti.