Come era stato da tempo annunciato, oggi 26 novembre, era in programma una manifestazione pacifica a Sangineto, organizzata da alcune associazioni a tutela degli animali e da singoli cittadini italiani. Lo scopo della manifestazione era quello di chiedere giustizia per il cane angelo e richiedere pene più severe per chi maltratta gli animali. La manifestazione, di cui vi avevo già parlato in questo articolo, è nata dopo lo sdegno e l'orrore suscitato dalla barbara uccisione di Angelo, un meticcio buono ed amichevole di cui si prendevano cura alcune animaliste.
La morte del povero cane, per mano di quattro esseri poco più che ventenni, in primo momento è stata vista dai cittadini di Sangineto e dal sindaco come una bravata. Sia il primo cittadino che il parroco del paese avevano minimizzato sull'accaduto, fino a quando è intervenuta la trasmissione Le Iene, che ha portato alla ribalta nazionale, la storia del cane Angelo ed il comportamento omertoso di alcune abitati di Sangineto.
Sangineto, manifestanti accolti da agenti i tenuta antisommossa
Nonostante le promesse del sindaco, oggi le persone arrivate da tutta Italia per chiedere giustizia per Angelo sono state trattate come se fossero loro dei criminali.
Numerosissimi agenti in tenuta antisommossa hanno impedito l'accesso a Sangineto ai manifestanti che volevano pacificamente sfilare per le vie del Paese. Le autorità hanno perfino utilizzato un un drone per riprendere l'operato dei cittadini che avevano chiesto ed ottenuto le autorizzazioni ai sensi di legge per una pacifica manifestazione. Alcuni vigili hanno sostenuto che il drone aveva il compito di riprendere i manifestanti per multarli, una situazione davvero ridicola ed imbarazzante, se si pensa alle parole del sindaco di Sangineto, che in diretta nazionale, si era reso disponibile ed aveva promesso giustizia per Angelo.
Oggi il cane Angelo è morto una seconda volta, ucciso dall'omertà dei cittadini e dal sindaco di Sangineto che ha permesso che dei pacifici manifestanti venissero trattati come dei criminali e chi invece ha massacrato ed ucciso un povero cane indifeso se ne sta tranquillo, protetto e coccolato dagli abitanti di un paese dove la vita di un cane non vale nulla.
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