Si è consumata questa notte tra le 2 e le 3 l'ennesima tragedia familiare che getta ancora un altro velo oscuro sulla controversa tematica dei "separati in casa". Una donna cagliaritana di 69 anni, dopo aver affrontato l'ennesima lite con il coniuge bolognese di 68 anni, ha ucciso il marito rompendogli in testa un vaso di cristallo. Poco tempo dopo la moglie ha chiamato il figlio per avvisarlo.
Il tragico evento è avvenuto in via Panigale, a Bologna.
La dinamica dei fatti: il marito dorme, la moglie lo uccide nel sonno con un vaso
Secondo una prima ricostruzione messa insieme dalla Procura di Bologna sulla base delle dichiarazioni della colpevole dell'omicidio, l'ultima lite verificatasi proprio ieri sera nell'abitazione di via Panigale 35 è sfociata di lì a poco in una tragedia familiare, con la donna 69enne in preda ad una ira furibonda. I due vivevano "separati in casa" da circa dieci anni e le discussioni conflittuali non mancavano di certo: ciò che è successo questa notte è stato solo il culmine di una tensione prima o poi destinata a collassare.
Terminato il diverbio, il marito si è appisolato sul divano e dopo essersi addormentato è stato colpito con un grosso vaso di cristallo dalla moglie. Avvisato del tragico accaduto, il figlio si è recato a casa dei genitori e ha chiamato i carabinieri; sul posto sono intervenuti il capitano della Compagnia Walter Cavi ed il pm della Procura di Bologna Simone Purgato. Dopo essere stata interrogata lungo tutta la notte, la donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario.
Le interminabili tragedie familiari dello stivale: a Napoli un uomo uccide la moglie malata terminale
Mentre l'omicidio tra i due coniugi di Bologna è stato scaturito dall'ennesima lite, quello accaduto in Via Montegrappa 129 a Napoli è forse stato generato dalla disperazione.
Antonio Parisi, 79enne di Secondigliano, ha ucciso la moglie malata terminale da egli stesso definita "con poche speranze di vita". Per il pm e la Procura di Napoli continua la caccia ai referti medici della donna, come risaputo allettata ma forse non in fin di vita come dichiarato dal marito.
Due terribili tragedie consumatesi tra le quattro mura domestiche in soli due giorni: la cronaca nera dello stivale assume una consistenza introversa e controversa, con tante domande e poche risposte.